Napoli. Facevano la cresta su una finta spesa con la tessera del reddito di cittadinanza: scatta il sequestro beni nei confronti di due macellai.
Infatti stamane al termine di una complessa attività investigativa coordinata dalla Sezione Seconda della Procura della Repubblica di Napoli, i militari del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari di due complessi aziendali relativi all’attività commerciale di macelleria nonché di denaro contante per 92.000 euro e titoli di credito (cambiali ed assegni) nei confronti di tre soggetti indiziati dei reati di truffa aggravata ai danni dello Stato e di usura.
In particolare gli indagati, tramite l’attività commerciale loro riconducibile, avrebbero consentito a numerosi titolari del reddito di cittadinanza l’irregolare spendita e monetizzazione del beneficio mediante la simulazione di acquisti di carne in realtà mai avvenuti, attraverso il pagamento, a mezzo carta RDC, in modalità elettronica con sistema POS, ottenendo in cambio importi corrispondenti in denaro contante, decurtati tuttavia di una percentuale trattenuta a titolo di “spese di commissione”, variabile tra il 10% ed il 20%.
Inoltre, dalle investigazioni sono altresì emersi indizi in ordine alla probabile erogazione di prestiti di denaro in favore di soggetti in stato di bisogno dietro corresponsione di interessi usurari.
L’operazione si inserisce nel più ampio quadro delle attività di indagine svolte dalla Procura di Napoli e dagli organi di polizia giudiziaria per l’accertamento di episodi di violazione della normativa in materia di reddito di cittadinanza.
Articolo pubblicato il giorno 5 Luglio 2022 - 10:18