“Bisogna capire bene che cosa si vuol fare, partendo da una domanda: un nuovo Prg per Napoli è indispensabile?”. E’ improntato alla “prudenza” l’atteggiamento di Antonio Bassolino, ex sindaco e oggi consigliere comunale del capoluogo campano, nei confronti della previsione, inserita nel bilancio previsionale 2022-2024, di un Ufficio di Piano incaricato di redigere un nuovo piano regolatore che guardi al 2050.
Intervenendo al Qui Regione di Primativvu, Bassolino ha precisato: “Se alla luce dell’esperienza si tratta di migliorare alcuni aspetti dell’attuale strumento urbanistico, sono d’accordo. Facciamolo insieme. Se invece si tratta di fare tutto daccapo, dobbiamo chiederci per fare cosa, e con chi, in una città come Napoli in cui il consumo di suolo pubblico è diventato enorme”. Bassolino ha poi ricordato che “quando l’urbanistica pubblica cede il passo, si verifica quello che da sindaco di Napoli affrontai approvando il nuovo Prg dopo che per decenni alla speculazione era stato consentito di massacrare la zona collinare”.
Sul bilancio previsionale approvato la scorsa settimana, Bassolino ha osservato che “declinare la politica amministrativa sempre al futuro, non aiuta la partecipazione dei cittadini che si aspettano invece decisioni concrete che migliorino la qualità della vita: dalle buche ai marciapiedi alla frequenza delle corse di bus e metro. Questa partecipazione, nei quasi nove mesi del sindacato Manfredi, non è ancora scattata”.
Articolo pubblicato il giorno 5 Luglio 2022 - 20:55