Esclude categoricamente che il ragazzo volesse uccidere la fidanzatina: lo sostiene l’avvocato Domenico dello Iacono, legale del diciassettenne che ieri e’ stato sottoposto a fermo, a Napoli, per avere sfregiato con un fendente la sua ex fidanzatina di 12 anni.
Il ragazzo e’ da ieri nel Istituto per minori dei Colli Aminei di Napoli in attesa dell’udienza di convalida. I carabinieri lo hanno fermato nei nei pressi della caserma dove si stava recando, accompagnato dall’avvocato, per consegnarsi alle forze dell’ordine.
“Le modalita’ dell’accaduto escludono che il mio cliente volesse provocare la morte della ragazzina. Le indagini poi spiegheranno se e’ sussistente la premeditazione o se e’ ha agito in preda a un raptus”.
La Procura dei Minorenni di Napoli contesta al minorenne, legato da vincoli di parentela con una nota famiglia malavitosa partenopea, l’articolo 583 quinquies del codice penale, un reato da “codice rosso” istituito per punire chi provoca una deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso.
Il ragazzino è stato fermato nel pomeriggio dai militari mentre si aggirava nei pressi della sua abitazione ai Quartieri Spagnoli. Il giovane è imparentato con la famiglia dei Savio nota per i legami con i clan della zona.
Non è stata trovata alcuna arma da taglio che avrebbe provocato la ferita permanente alla dodicenne. E tra l’altro l’avvocato sostiene che sia stata usata una chiave e non un coltello. Ma questo sarà stabilito dagli esperti.
Articolo pubblicato il giorno 13 Luglio 2022 - 13:00