Milano. Non ci sono segni di percosse o lesioni: Diana può essere morta di stenti.
L’autopsia sulla piccola di 18 mesi trovata morta nella sua culla la settimana scorsa non ha evidenziato ‘nessuna causa evidente della morte’. È quanto emerso dall’esame autoptico eseguito stamane all’istituto di medicina legale di Milano dal dottor Andrea Gentilomo.
La bimba era stata trovata senza vita dalla mamma nell’appartamento dove vivevano in via Parea, in zona Ponte Lambro a Milano dopo che la donna l’aveva abbandonata per sei giorni con due biberon di latte e 4di acqua. Questa ulteriore circostanza emersa dall’autopsia rafforza la tesi che Diana sia morta di stenti. Per avere maggiori certezze, tuttavia, sarà necessario attendere gli esiti degli esami del sangue e sui tessuti della bimba, eseguiti questa mattina nel corso dell’esame autoptico.
Sempre nei prossimi giorni arriveranno le analisi sul latte trovato in uno dei biberon che la madre della piccola, Alessia Pifferi ora in carcere, aveva lasciato accanto alla figlia nel lettino da campeggio prima di uscire e raggiungere il compagno a Leffe in provincia di Bergamo. Il liquido è stato esaminato dalla polizia scientifica e il sospetto è che contenga una dose di tranquillanti.
Un flacone di benzodiazepine ‘En’, infatti, è stato trovato a casa della donna, la quale ha detto che appartenevano ad un ex compagno, che non è ancora stato identificato.
Articolo pubblicato il giorno 26 Luglio 2022 - 17:05