Morta all’età di 59 anni la cantante Irene Fargo ieri sera a Brescia.
E’ morta ieri sera a Brescia all’età di 59 anni la cantante Irene Fargo. A dare la notizia, come riportatno alcuni quotidiani della zona, la cantante e produttrice discografica Giovanna Nocetti con un post sui social.
Flavia Pozzaglio, in arte Ireene Fargo, era nata a Palazzolo sull’Oglio il 1º novembre 1962. Dopo aver fatto parte di un coro polifonico, gli esordi da solista la vedono presentare sul palco del Festival di Castrocaro nel 1987 con il suo nome d’anagrafe la canzone “Fretta di te”.
È con il successivo incontro con Enzo Miceli ad assumere il nome d’arte che comincia a definire il personaggio che permetterà di farla conoscere a livello nazionale. Dopo un ritorno nel 1988 al Festival di Castrocaro e il 45 giri d’esorio Dialoghi/Meccanismi, nel 1990 il disco d’esordio preceduto dal singolo estivo Le Ragazze Al Mare. Nel 1991 partecipa al Festival di Sanremo e si classifica seconda nella categoria nuove proposte con il brano La donna di Ibsen, il cui testo è ispirato ad un testo teatrale del drammaturgo norvegese Henrik Ibsen intitolato La donna del mare.
Il 45 giri, che fa da traino all’album inciso l’anno precedente e opportunamente ristampato con l’aggiunta di un altro inedito, Ti do una canzone, in duetto con Grazia Di Michele, conosce un successo inconsueto per un partecipante alle nuove proposte che non avesse vinto, sfiorando l’ingresso nella Top Ten.
Nel 1992 è ancora a Sanremo tra le nuove proposte, ancora secondo posto, con il brano Come una Turandot. Questa volta l’omaggio è all’opera di Giacomo Puccini. Il secondo album, pubblicato alla fine della rassegna, si intitola La voce magica della luna, e otterrà un discreto riscontro commerciale. Nello stesso anno Irene ottiene un terzo posto al Cantagiro.
Nel 1993 viene eliminata all’ultima selezione dall’elenco dei Big del Festival di Sanremo, alla cui gara si era candidata con il brano Non sei così, poi inserito nel terzo album Labirinti del cuore, pubblicato alla fine di quell’anno. Con questo disco Irene dà un nuovo corso alla propria carriera: abbandonati il suo primo produttore Enzo Miceli (autore con Gaetano Lorefice di quasi tutte le canzoni fino ad allora incise), si trasforma in interprete pura, e canta brani di Mariella Nava, Roby Facchinetti, Kaballà, Daniele Fossati.
Il brano Ma quando sarà viene presentato dal vivo durante la prima edizione della manifestazione Festival Italiano in onda su Canale 5. Dopo un’esperienza televisiva nel cast di Domenica in…, Irene si avvicina alla canzone napoletana pubblicando un disco dal titolo ‘O core e Napule. Partecipa ad alcune manifestazioni canore quali Viva Napoli e Ma l’amore sì! che vince con la canzone Io che non vivo (senza te) di Pino Donaggio.
Tra il 1997 e il 1999 Irene pubblica altri tre dischi, venendo invitata spesso come ospite nei programmi di Paolo Limiti. Dal 2002 affianca l’attività di attrice teatrale di Musical. È del 2005 l’ultimo Cd, una serie di cover dal titolo Insieme contenente alcuni inediti, tra i quali il tema portante del film Nel mio amore, che ha visto l’esordio alla regia della scrittrice Susanna Tamaro. La cantante ricopre il ruolo di protagonista in alcuni musical.
Il 7 dicembre 2012 torna in radio con il singolo Acrobati tratto dal nuovo album Crescendo, dopo aver riscosso grande successo all’estero. Il brano, composto da Konrad Pulè e Alessandro Hellmann, è il terzo di un album nato dalla collaborazione con grandi autori. Non manca nell’album anche un omaggio al grande amico scomparso Lucio Dalla, attraverso una commovente interpretazione in spagnolo del brano Caruso. Il 15 dicembre 2012 le viene conferito il premio “One Media Awards” per i 25 anni di carriera.
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