Duplice omicidio di Ponticelli fermato uno dei presunti killer. Una delle vittime era un operaio che era andato a montare le zanzariere.
C’è una prima svolta nelle indagini sull’agguato che si è consumato stamane in via Eugenio Montale nel rione Fiat a Ponticelli. Un uomo, sulla cui identità si mantiene il riserbo, si è presentato in Procura a Napoli sostenendo di essere l’autore dell’agguato.
A morire sotto i colpi di arma da fuoco sono stati Carlo Esposito, 30enne appena tornato in libertà, legato al clan dei famosi ‘XX’ ovvero i De martino federati con i De Micco ma anche Antimo Imperatore, operaio 56enne. Era incensurato. Si tratta di una vittima innocente dell’agguato.
La moglie ha raccontato ai giornalisti accorsi sul posto: “Lo chiamavano Robin Hood ,era andato in quell’appartamento per montare una zanzariera. Si arrangiava con lavoretti di questo tipo per mandare avanti la nostra famiglia. È una vittima innocente della camorra. Noi con la camorra non c’entriamo nulla. Mio marito se vedeva una pistola scappava”.
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