Crispano, pizzo del tre per cento sui lavori: presi 2 esattori del racket.
Nella mattina odierna, presso i comuni di Crispano e Frattaminore , i Carabinieri della Compagnia di Casoria, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di Antonio Esposito, 53enne e Bruno Franzese, 40enne, ritenuti gravemente indiziati a vario titolo del reato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.
Le indagini, condotte dai militari della Sezione Operativa della Compagnia di Casoria e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, sono state avviate a seguito della formalizzazione della denuncia della persona offesa nei primi giorni del mese di aprile presso la compagnia Carabinieri di Casoria.
Gli accertamenti si sono sviluppati mediante riscontri sul territorio, continua attività informativa, analisi dei sistemi di video sorveglianza e successiva individuazione fotografica da parte della vittima che ha riconosciuto i due presunti autori della tentata estorsione.
Le attività condotte, hanno consentito in sintesi di identificare due esecutori di una tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso in danno di una ditta edile impegnata in lavori di riqualificazione del centro storico di Crispano.
I due avevano chiesto una tangente del 3% rispetto all’importo lavori di 600.000 euro. Il pagamento della tangenze avrebbe dovuto essere corrisposto in tre rate (una nel periodo pasquale, una ad agosto e una nel mese di dicembre).
Articolo pubblicato il giorno 7 Luglio 2022 - 09:09