Casoria, danno erariale per 400mila euro e transazione nulle: atti a Procura e Corte dei Conti per il consorzio cimiteriale.
Danno erariale per 400mila euro e transazione nulle, inviati gli atti a Procura e Corte dei Conti. Una vera e propria bufera si abbatte sul consorzio cimiteriale tra i comuni di Arzano, Casoria e Casavatore fatto oggetto anche di una singolare vicenda di cessione di una sua proprietร a titolo oneroso come la famosa Fontana di Trevi nel film di Totรฒ.
Il nuovo consiglio consortile, alla luce degli atti emersi durante approfonditi accertamenti, avrebbe โscopertoโ un ammanco dalle casse dellโente di circa 400mila euro di crediti vantati da parte delle congreghe curiali, in alcuni casi gestite da privati.
I consiglieri, unitamente al direttore, hanno messo nero su bianco quanto emerso dandone conoscenza , attraverso lโalbo pretorio dello stesso consorzio a seguito della seduta dello scorso 30 giugno. Secondo i consiglieri, vi sarebbero addirittura atti nulli, viziati e in alcuni casi con lo stesso numero di protocollo tanto da far emergere ipotesi di falso in atto pubblico.
“Sotto il profilo della legittimazione alla sottoscrizione delle intese summenzionate โ scrivono i consiglieri durante lโassemblea – , si evidenzia la totale carenza di potere dellโallora direttore a vergare queste ultime. Invero, difetta il preventivo atto di indirizzo del Consiglio Consortile, il parere del revisore dei conti, il placet dellโAssemblea e la definitiva sottoscrizione del legale rappresentante del Consorzio. Che, come da espressa previsione statutaria, non รจ il Direttore p.t., ma il Presidente.
Quanto alla legittimazione a contrarre delle Confraternite, e con riferimento alla transazione priva di data, parimenti รจ da reputarsi non legittimato alla sottoscrizione del direttore Omissis, non rivestendo questi il ruolo di legale rappresentante, e non essendo idonea a tal uopo lโipotetica delega alla sottoscrizione, da conferirsi peraltro mediante atto pubblico, non rinvenuta in atti in qualsivoglia forma. Peraltro, da indagini svolte รจ emerso che il Tribunale di Nocera Inferiore, con sentenza n. 24 del 27.03.2015 ha dichiarato il fallimento della societร uscente.
Con la conseguenza che la Omissis s.r.l. si รจ illegittimamente accollato โ per motivi del tutto ignoti โ il debito di una societร fallita, ponendo in essere un atto che presta il fianco, tra le altre cose, a revocatoria fallimentareโ.
โCome se non bastasse โ evidenziano gli amministratori – , con gli atti transattivi in parola lo stipulante Direttore consortile non libera ยญโ per quanto รจ dato comprendere dal maldestro tenore degli atti โ il debitore originario fallito, ma le Congreghe, secondo uno schema del tutto avulso dal paradigma legale: invero per effetto dellโintervenuto accollo il Consorzio avrebbe dovuto liberare il precedente debitore (quello fallito), e non le Congreghe, da ritenersi totalmente estranee al negozio di accollo che interviene, come da codice, tra il debitore originario e un terzo accollante (Omissis s.r.l.), con la possibilitร per il creditore (il Consorzio) di aderire a siffatta convenzione. Neppure si comprende perchรฉ essa Omissis s.r.l. si fosse assunta lโimpegno a corrispondere al Consorzio la somma annua di 20mila, nรฉ รจ chiaro perchรฉ il Consorzio medesimo ha accettato tale importo sebbene, alla stregua delle vigenti tariffe, avesse diritto ad ottenere dalle prefate Congreghe e per la medesima causale la maggior somma di 60milaper ogni annoโ.
โMa il paradosso piรน eclatante โ proseguono i redigendo consiglieri e Presidente – concerne lโintesa raggiunta dagli improbabili sottoscrittori dellโatto transattivo privo di data in ordine โal debito accumulato dal 2000 al 2012โ, pari a ben 370mila euro, dalle Arciconfraternite. Che, in luogo del pagamento di detta somma, propongono ed ottengono di estinguere il debito con una sorta di datio in solutum: lโalienazione al Consorzio dellโipogeo della Chiesa madre. Ebbene, a prescindere dalla lapalissiana nullitร della cessione immobiliare de qua, difettando il fantomatico atto di trasferimento dei requisiti minimi di sostanza e di forma (identificazione catastale del bene immobile, forma pubblica dellโatto, autenticazione delle sottoscrizioni, regolaritร urbanistica, trascrizione dellโintesa, sottoscrizione della stessa dagli organi legittimati, etc), si evidenzia che da accertamenti espletati presso lโagenzia del territorio รจ emerso che lโipogeo, da sempre, e, dunque, anche al momento della sottoscrizione delle transazioni, era giร di proprietร esclusiva dei Comuni consorziati, cosรฌ come lโintera soprastante Chiesa, della quale, come รจ noto, lโipogeo medesimo non รจ altro che una pertinenza.
In buona sintesi, il Consorzio ha rinunciato a ben 370.000 euro a fronte del fantomatico trasferimento di un bene giร di sua proprietร . Solo lโignaro italo-americano che acquistรฒ la fontana di Trevi da Totรฒ si รจ palesato piรน sprovveduto!โ. In conclusione, per i servizi resi dagli anni 2000 al 2012, competeva al Consorzio la somma di 370mila euro, laddove per quelli resi dal 2013 al 2016 spettava allo stesso lโimporto di 60mila euro. Il tutto per un totale di 430mila euro. Nondimeno, in forza delle richiamate transazioni, il Consorzio ha introitato la misera somma di 30mila euro, nel mese di maggio 2017. Un danno patrimoniale di ben 400mila euro euro, mascherato da due cartule, che, a definire โatti transattiviโ si offendono secoli di civiltร giuridica, oltre che la lingua italianaโ.
โSta di fatto che โ concludono- , ad onta della clamorosa nullitร degli atti in questione, allo stato, nessuna determinazione รจ stata adottata in merito, sebbene la Commissione Straordinaria insediatasi presso il Comune di Casavatore, giร in data 03.10.2018, avesse chiesto allโallora Direttore โdi conoscere se siano stati adottati gli atti per verificare la legittimitร delle transazioni siglate, a riguardo, dal precedente direttore consortileโ (cfr. missiva prot. 0022659 del 31.10.2018). In virtรน di tutto quanto precede, il Consiglio Consortile invita il Direttore f.f. a comunicare ad horas ai legali rappresentanti delle Congreghe che gli atti transattivi di cui alla narrativa che precede sono totalmente nulli, se non inesistenti e trasmettere gli atti alla Procura e alla Corte dei Contiโ.
Luigi Vanacore
Articolo pubblicato il giorno 5 Luglio 2022 - 10:56