I carabinieri della stazione di Teverola sequestrano il conto corrente bancario intestato a Giuseppe Carione, maresciallo in congedo della Guardia di Finanza di Casaluce che finisce sotto processo per gravissime ipotesi di reato. Parte offesa un noto prete di Casaluce sottoposto ad unโazione continua e pressante di stalking da parte dellโex militare accusato di estorsione, appropriazione indebita e di violenza privata.
Il pubblico ministero del Tribunale di Napoli Nord, il dott. Francesco Persico, dopo sei mesi di incessanti indagini, di acquisizione di documenti e dopo di aver disposto il sequestro del conto corrente intestato allโex maresciallo in congedo della Guardia di Finanza Giuseppe Carione di Casaluce, ex presidente delegato di un comitato religioso di festeggiamenti appunto in quel di Casaluce, gli fa notificare lโavviso di conclusione delle indagini preliminari. Ora lโex militare dovrร decidere se presentarsi dinanzi al magistrato cui รจ affidata lโindagine penale per essere sentito come indagato, accompagnato dal suo difensore, lโavv. Alfonso Quarto oppure se attendere la fissazione dellโudienza preliminare e in quella sede difendersi.
Accolte, al momento, in piene le tesi dei difensori della persona offesa, un parroco di mezza etร , rettore di un santuario di Casaluce, che, esasperato dai comportamenti continuamente vessatori dellโex sottufficiale, attraverso i suoi legali di fiducia, gli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo depositava cinque querele contro Giuseppe Carione. Le indagini venivano condotte dalla polizia giudiziaria presso la Procura unitamente al comando stazione carabinieri di Casaluce guidato dal maresciallo Adamo Scialdone. Ora sono ad una svolta decisiva.
Pesantissime le accuse contenute nellโinformazione di garanzia e avviso di conclusione delle indagini a firma del PM dott. Persico nei confronti di Giuseppe Carione: i reati contestatigli dalla procura della Repubblica normanna vanno dallโestorsione allโappropriazione indebita, dallo stalking e atti persecutori alla violenza privata. La storia inizia piรน di un anno fa quando lโex mar. Carione non accetta di essere stato rimosso dalla carica di presidente delegato del comitato di festeggiamenti della Madonna di Casaluce ed inizia a porre in atto una vera e propria opera di persecuzione a carico del povero prete. Inizia cosรฌ ad affiggere manifesti per lโintera cittร di Casaluce, poi continua con un bombardamento di esposti e di lettere a sua firma indirizzate a tutte le Autoritร civili e religiose a vari livelli, tutti scritti dai contenuti pretestuosi e calunniatori che non esita a inoltrare alla competente Procura della Repubblica: tutte le sue denunzie vengono puntualmente archiviate.
Un vero e proprio stalking – il suo – che non conosce limiti di sorta ed ha un unico bersaglio: colpire il prete di Casaluce che da oltre un anno รจ sfinito da questi insopportabili atteggiamenti persecutori posti in essere continuamente ai suoi danni – che gli creano ansia, sofferenza, malessere e continuo stress – per cui รจ costretto a ricorrere alle cure dei medici, a ricoveri ospedalieri, non riesce piรน a dormire piรน in canonica e cosi via.
Alla fine il presbitero si rivolge alla magistratura tramite i suoi avvocati, Raffaele e Gaetano Crisileo, che riescono ad ottenere dal pubblico ministero il sequestro del conto corrente del disciolto comitato festeggiamente del quale il Carione si sarebbe appropriato non volendo consegnare i soldi li depositati al prete. Ciรฒ nonostante il comportamento dellโex militare continua in questa direzione avendo il solo obiettivo di discreditare il sacerdote dinanzi ai fedeli e inoltra un ricorso dโurgenza al giudice civile per far si che venga ordinato che la cancellazione del comitato da parte del prete sia dichiarata illegittima: ma anche in quel caso il presidente Rabuano gli daโ torto e lo condanna anche al pagamento delle spese legali per un ammontare di 5000,00 euro.
Articolo pubblicato il giorno 7 Luglio 2022 - 10:10