La protesta degli allevatori diventa Bufala Tour: corteo in Regione ed a Roma. Il Bufala Tour si rivolge agli operatori dell’informazione.
“Se qualcuno ha puntato sul fatto che la mobilitazione degli allevatori e dei loro alleati si fermerà per stanchezza pensando, così, di non dover dare le risposte che servono, può mettersi l’anima in pace: non sarà cosi. Coloro che, invece, hanno a cuore il cibo buono, la conversione agroecologica, gli interessi delle comunità possono rassicurarsi: andremo avanti fino alla fine. E il fine è riconquistare un futuro per gli animali, gli allevatori, i trasformatori artigianali, la filiera di territorio e le comunità di Terra di Lavoro”
Con queste parole, Gianni Fabbris annuncia il nuovo modulo di attività del Movimento Salviamo le Bufale di cui il BufalaTour è la prima di tre diverse iniziative: la prima (il 18) nell’area cluster del territorio casertano investito dal Piano della Regione sulla BRC e la TBC bufalina, la seconda (il 21) con i trattori a Napoli e la manifestazione sotto le finestre del Presidente De Luca, la terza a Roma nella sede del Parlamento Europeo (il 28).
Le iniziative di Napoli e di Roma (che si rivolgono alle controparti istituzionali campane e governative e puntano a coinvolgere l’opinione pubblica regionale e nazionale) saranno presentate in una conferenza stampa mercoledì mattina 13 luglio alle ore 10; oggi, 11 luglio, il Coordinamento ufficializza il programma e l’invito del Bufala Tour 2022 che si svolgerà nell’area degli allevamenti maggiormente esposti agli effetti dell’azione messa in campo in questi anni dalla Regione Campania e dal fallimento delle sue scelte.
Il Bufala Tour si rivolge agli operatori dell’informazione, della Comunicazione, ai Videomakers ed ai bloggers ma, anche, a rappresentanti di Associazioni e Movimenti ed a quanti, cittadini e rappresentanti istituzionali, siano interessati a capire cosa sta accadendo ed a conoscere dalla viva voce e dalla testimonianza degli allevatori e dei loro alleati il racconto sulla realtà.
Il Bufala Tour è un viaggio fra “il fallimento delle azioni messe in campo dalla Regione e dal Ministero della Salute, la resistenza degli allevatori, dei sindaci e del territorio, i problemi del presente e le proposte per rilanciare il comparto e le comunità tutelando gli animali, le aziende e i cittadini”.
Il Bufala Tour si svolgerà lunedi 18 luglio fra le ore 9.30 e le 17.30. Otto ore con partenza dalla Piazzetta di Borgo Appio (Grazzanise) e un percorso che si sviluppa in cinque tappe per “conoscere la realtà, incontrare i protagonisti e le loro famiglie, ricevere i documenti e le schede che documentano quanto accade, chiedere e domandare direttamente agli allevatori, ai loro alleati ed agli esperti che li stanno supportando le informazioni utili a formarsi una idea realistica.
Tre sono le tappe tematiche previste in tre differenti aziende.
La prima è in una azienda attualmente “indenne” ma su cui incombe il rischio dell’incertezza del futuro (i temi: quale è la realtà, di cosa stiamo parlando, perchè finora non si sono risolti i problemi. chi sono i nemici perchè). La seconda tappa è in una azienda attualmente vuota che ha sopportato l’abbattimento totale della stalla e che non sa se potrà ripopolarla (i temi: cosa accadrebbe se il Piano della Regione proseguisse senza cambiare; perchè quel piano non può risolvere i problemi e non funziona).
La Terza tappa è nel futuro possibile (ovvero in un luogo in cui verrà mostrato e documentato cosa potrebbe accadere se le proposte del movimento e dei suoi esperti fossero applicate).
In ogni tappa (fra 1,5/2 ore) vi saranno tre momenti differenti. Un primo modulo tematico è, in realtà, l’incontro con gli allevatori e le loro famiglie che racconteranno la storia di quell’azienda e di altre simili e la visita nella stalla e nei luoghi di lavoro. Il secondo modulo è una “lezione divulgativa” tenuta dagli esperti che di volta in volta illustreranno schede e documenti offerti ai partecipanti del seminario. Il terzo modulo è la compilazione collettiva del “glossario e delle domande”, ovvero delle tre parole chiave dell’incontro e delle tre domande che sono proposte al successivo lavoro di approfondimento e di inchiesta che il Coordinamento spera possa determinarsi da questo incontro.
Le tre tappe nelle aziende (che prevedono pause per il caffè, per rinfrescarsi e per il panzo) sono precedute e concluse da una introduzione e una conclusione a Borgo Appio. Nella tappa introduttiva verrà presentato e consegnato un documento in cui si fa il punto sulla vertenza e con cui gli allevatori propongono in sintesi i loro obiettivi, il percorso fatto e le questioni fondamentali su cui stanno proponendo alla Regione Campania soluzioni condivise.
Nella tappa conclusiva verrà illustrata la proposta della Campagna nazionale e internazionale “Do you like Mozzarella? Let’s save the Mediterranean Buffaloes” con l’invito a parteciparvi; verrà anche proposta l’agenda delle ulteriori iniziative a partire dalla Manifestazione a Napoli del 21 luglio ed a quella a Roma del 28 luglio.
“Obiettivo di questa giornata è fare chiarezza per aiutare a risolvere la confusione ed a sconfiggere i tentativi di mistifacazione e di propaganda interessata messi in campo da chi non vuole cambiare ed ha interesse a mantenere nella crisi il terrtitorio ed il comparto.” sottolinea Gianni Fabbris “Non chiediamo ai giornalisti ed agli operatori della comunicazione di essere la nostra voce e di fare propaganda a favore delle nostre tesi e contro quelle di altri. Chiediamo, più semplicemente, che il punto di vista e le storie di chi sta resistendo al rischio mortale della chiusura di un intero comparto siano ascoltate, raccontate e fatte conoscere. Offriremo chiavi interpretative utili a sviluppare inchiesta e approfondimento giornalistico. Il modo delle campagne italiane, non solo quello degli allevatori casertani, sta sopportando il rischio terribile della scomparsa nel silenzio, mentre l’agroalimentare e il made in Italy è celebrato fra folklore e veline pubblicitarie a pagamento dell’industria e della speculazione. Chiediamo solo di aiutare i cittadini e l’opinione pubblica aprendo riflettori per una informazione trasparente”
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