E’ stato inaugurato giovedì 7 luglio a Benevento il primo edificio a consumo ed emissioni zero. La costruzione residenziale è stata progettata e realizzato dal Distretto Tecnologico per le Costruzioni Sostenibili Stress e dall’Università del Sannio come intervento dimostratore in scala reale del progetto di ricerca SMART CASE “Soluzioni innovative multifunzionali per l’ottimizzazione dei consumi di energia primaria e della vivibilità indoor nel sistema edilizio”.
Alla produzione di energia rinnovabile da fonte solare e geotermica è stata aggiunta l’installazione di una cella combustibile alimentata al 100% da idrogeno per la produzione combinata di energia elettrica e calore necessari a soddisfare le richieste energetiche dell’edificio che attualmente ospita due studentesse del corso di laurea magistrale inter-ateneo in Ingegneria Biomedica.
Ennio Rubino, presidente del Distretto Tecnologico per le Costruzioni Sostenibili Stress: “Prima era Nzero energy building adesso hidrogen zero emission building, andiamo a testare una cella a combustibile che in realtà è un oggetto che utilizzando l’idrogeno produce energia elettrica e calore senza emettere co2. E’ una tecnologia promettente quella ad ossidi solidi ed è la prima applicazione a livello nazionale e direi per certi aspetti europea, per quanto riguarda un caso reale di edificio perché la peculiarità di questo edificio che oltre ad essere abitato è tecnologicamente molto attrezzato in termini di sensoristica e in termini di tecnologie energetiche: c’è la parte fotovoltaica, solare termico, geotermia. C’è un mix di tecnologie e vettori energetici, qui abbiamo tutto”.
Benevento, il suo Ateneo e la Campania ospitano la prima installazione in Europa e per Rubino è un gran risultato: “qui abbiamo fatto una grande operazione, abbiamo portato un campione a livello nazionale ed europeo di realizzazione di queste tecnologie qui in Campania, abbiamo scelto noi. Siamo stati competitivi per la nostra capacità di dimostrare di essere fattivi, testarlo e puntare alle imprese, perché chi genera lavoro e Pil sono le imprese”.
L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla collaborazione nata nell’ambito dell’Associazione Italiana per l’Idrogeno e Celle a Combustibile – H2IT fra Stress e l’azienda italiana Solid Power SpA e che ha trovato sbocco applicativo presso l’edificio dimostratore dell’Università del Sannio.
Luca Torcasio, direttore commerciale Italia di Solid Power: “Abbiamo l’onore di essere presenti di uno dei progetti italiani sull’idrogeno e abbiamo inserito una macchina 100% idrogeno grazie anche al contributo di Stress, H2T, l’università del Sannio. Questa è la prima macchina che viene messa in campo al 100% funzionamento idrogeno sul territorio italiano, per noi è un vanto averlo nella sede del Sannio dell’università di Benevento”.
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