Il detto “Paese che vai, dialetto che trovi” rappresenta a pieno la Puglia. Questa meravigliosa regione, piena di fascino, gusto e bellezza, necessita di un vero e proprio vademecum affinché ci si possa districare tra i suoni e le parole dei local. Per mettervi a vostro agio durante la vostra vacanza in Puglia, dunque, abbiamo preparato un piccolo vocabolario pugliese che vi permetterà di muovervi senza fatica tra cibo e luoghi da visitare.
Cosa visitare in Puglia: tra Gargàne e tanto altro c’è l’imbarazzo della scelta
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Non appena arrivati in Puglia non dovreste perdere la possibilità di visitare la zona a nord della regione: ricco di caratteristici e graziosi paesi da visitare, u Gargàne vi consentirà di assaggiare anche alcuni piatti tipici della cucina pugliese.
Passeggiando per Rocchetta Sant’Antonio, ad esempio, si potrà fare scorta degli scaldatelli, taralli tipici realizzati da un impasto a base di farina, olio extra vergine d’oliva e acqua da gustare con un bicchiere di mjère locale.
Spostandosi più a sud, ci si potrà immergere nelle atmosfere misteriose di Federico II di Svevia, che nei pressi di Andria ha fatto costruire u Castìide, il Castel del Monte. Della stessa fama del maniero federiciano godono i trulli, le trùdde, edifici realizzati con la tecnica dei muretti a secco (parieti in dialetto) che resistono da centinaia di anni senza l’aggiunta di cemento o malta.
Dove andare al mare in Puglia con sègge e umbrellòone
Andare ammàre, in Puglia, ha un po’ a che vedere con il fare l’amore. Visitando la costa, infatti, è impossibile non lasciarsi conquistare dalle spiagge del Salento (ma non solo). Un’unica raccomandazione: prima del tuffo nelle acque cristalline, posizionate la sègge (sedia), il vostro mannìle (asciugamano) e proteggetevi dal caldo sole pugliese con l’umbrellòone.
La Puglia da mordere: alcuni piatti tipici in dialetto
La Puglia da mordere non è solo un modo di dire ma un vero must durante le vacanze in regione. Oltre che assaggiare alcuni capisaldi della cucina, è necessario memorizzare alcuni capisaldi dialettali.
Pàne e pemedòre, pane e pomodoro, è solo il primo dei numerosi cibi da strada che la regione ha da offrire. A questo si aggiungono le orecchiette strascenàate condite o pe re brasciòle o pe re cìme de ràape.
Come secondi piatti da non lasciarsi sfuggire gli gnemarìidde (torcinelli di fegato), le panzèrotte (panzerotti), la fecàzze (la focaccia) e i taràdde (taralli).
Proprio questi ultimi, grazie all’attenzione di aziende come Fiore di Puglia, possono essere gustati durante un viaggio on the road. Il nuovissimo packaging composto da un bicchiere di carta da mettere nello specifico vano dell’auto, permette di mangiare un tarallo dopo l’altro senza distrazioni. Puglia a parte, s’intende.
Articolo pubblicato il giorno 18 Giugno 2022 - 09:30 / di Cronache della Campania