Dal Campania Teatro Festival, che alza il sipario a Napoli tra Lina Sastri e Filippo Timi, e la Milano per Gaber con Troiano-Dix, fino alle “Pene d’amore perdute” di Shakespeare nell’elisabettiano Globe Theatre di Roma.
E’ con la regina di Napoli Lina Sastri e il suo omaggio al fratello morto di Covid in “La mancanza”, che il Campania Teatro Festival alza venerdì il sipario sulla sua 15/a edizione, la sesta guidata da Ruggero Cappuccio.
In programma 45 eventi in 33 giorni, con 52 debutti assoluti. Tra i primi appuntamenti teatrali, anche lo studio su “Illusioni” di Ivan Vyrypaev con Vinicio Marchioni e Milena Mancini e il “Cabaret delle piccole cose” di Filippo Timi.
Mentre LInda Dalisi firma drammaturgia e regia di “Bee Riot” con Valia La Rocca e Isacco Venturini nei panni di Adamo ed Eva dopo la cacciata dall’Eden, separati da un potere superiore perché possano vivere ciascuno il proprio esilio in solitudine.
Il 10 giugno; l’11 giugno; il 14-15 giugno; l’11 giugno. ROMA – E’ invece con “Pene d’amore perdute”, una delle prime commedie di Shakespeare (in cui l’autore abbozza e modella l’ossatura di tanti personaggi che ritroveremo nelle sue opere successive) che si apre la nuova stagione del Gigi Proietti Globe Theatre Silvano Toti, la prima con il nuovo direttore artistico Nicola Piovani.
Con la regia di Danilo Capezzani, la pièce è una commedia sull’amore e sulla riuscita o forse mancata conquista dei sentimenti. Ma anche sull’attesa che il tutto sbocci. Dal 10 al 19 giugno.
Prosegue l’omaggio di “Milano per Gaber” con Fabio Troiano che porta al Piccolo Teatro Grassi “Il Dio bambino”. Il monologo, scritto nel 1993 da Giorgio Gaber e Sandro Luporini e oggi diretto in scena da Giorgio Gallione, è l’esempio emblematico del “teatro di evocazione” del Signor G, con una normale storia d’amore colta nell’arco di alcuni anni che diventa l’occasione di indagare sull’Uomo e per cercare di capire se ce l’ha fatta a diventare adulto o è rimasto irrimediabilmente bambino.
Gioele Dix propone invece al Grassi una serata di inediti del repertorio del Signor G e Luporini, spaziando tra prosa e musica. L’8 giugno; il 9 giugno.
Uno spettacolo per raccontare l’identità di un intero comune. E’ il progetto “Argonauti. Un canto per Recco”, nuovo spettacolo del Teatro Pubblico Ligure in scena nella piazza principale su progetto ideato e diretto da Sergio Maifredi.
In “scena” un concerto con voce recitante e dodici brani firmati da Mario Incudine, per descrivere la nuova identità che Recco si è data dopo i terribili bombardamenti del 1943, in piena seconda guerra mondiale. Con Corrado D’Elia, Mario Incudine, Antonio Vasta, Manfredi Tumminello. Il 10-11 giugno.
Enzo Moscato è chansonniere delle melodie perdute della canzone d’autore, napoletana e non solo, all’Astra, con “Mondo Minore”, concerto-spettacolo – da lui scritto, diretto e intrepretato – dedicato alla musica leggera degli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta. Sotto la guida del musicologo Pasquale Scialò e accompagnato in scena da un organico strumentale da camera, Moscato ripercorre la gioventù e l’adolescenza vissuta tra i vicoli dei Quartieri Spagnoli di Napoli, a cui si rifà tutto o quasi l’immaginario poetico del suo teatro. Dall’8 al 10 giugno.
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