OnDaRoad /foto cs
Prosegue venerdì 10 giugno 2022, alle 18.30, il progetto “On Da Road”, presso Vico Seminario dei Nobili 11.
A cura di Ciro Cacciola in collaborazione con Sergio Antonuccio, in chiaro riferimento al capolavoro di Jack Kerouac e in omaggio alla cultura di strada, alla Street Culture, ai movimenti underground: seconda artista invitata a lasciare il suo segno sulla porta della Graus Edizioni è Checuorehai.
La sua installazione site-specific, in tecnica mista, completata direttamente sul posto dall’autrice, ha per titolo “Just Love”, che mette lo spettatore davanti alla varietà e alla vastità dell’amore senza porre limiti ai sentimenti, all’accettazione di se stessi e del proprio corpo: “Amatevi sempre, amate chi volete” è il claim della maggior parte dei lavori di Checuorehai ed è con la stessa formula che, anche con questa istallazione, si raccontano storie, unioni e amori che ancora oggi vengono ostacolati da pregiudizi, religioni e ignoranza.
Checuorehai è un progetto di Manuela Belfiore nato nel 2020 che abbraccia varie tematiche sociali, principalmente l’omofobia e la violenza sulle donne. I personaggi di Checuorehai non hanno un volto, al posto della testa hanno un cuore che, nelle intenzioni dell’artista, “indica che dobbiamo affidarci più ai sentimenti che alla ragione.Essere liberi di amare chi vogliamo è la più grande forma d’amore verso se stessi e verso gli altri”.
Nel cuore del Centro Antico di Napoli, a due passi dal Complesso di San Domenico Maggiore e dal Museo Cappella Sansevero, in viso Seminario dei Nobili, all’11, c’è un unico portoncino indipendente che, quando si apre “sulla strada”, dalla strada conduce al mondo di parole della Graus Edizioni, casa editrice altrettanto indipendente.
Il Centro Antico di Neapolis è ormai, sempre più, un museo a cielo aperto, ricco non soltanto delle architetture antiche ma di opere, provocazioni, installazioni dei tanti street artist – napoletani e non – che scelgono gli affascinanti decumani per lasciare i loro segni, lanciare i loro messaggi, o semplicemente esporre i loro lavori.
Su questa scia è nata in Ciro Cacciola, responsabile dei progetti speciali della Graus Edizioni, l’idea di trasformare il “portoncino” in una tela, uno spazio bianco ufficialmente a disposizione della Street Art, sul quale ciascun artista, per un mese o poco più, potesse collocare la sua “opera”, in dialogo con tutta la storia, l’architettura, l’arte, l’umanità e il patrimonio antropologico della antica e sempre modernissima Neapolis.
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