Napoli, in Comune previste 1.426 nuove assunzioni in tre anni di cui 1.122 saranno a tempo indeterminato.
Saranno 1426 in totale le unità di personale da assumere, 304 a tempo determinato e 1122 a tempo indeterminato, divise tra categorie C e D; 55 invece i nuovi dirigenti, tutti a tempo indeterminato. Completano il piano, le progressioni verticali, che a distanza di 21 anni dalle precedenti consentiranno al personale di categoria B e C di accedere alle categorie superiori.
Questo il dettaglio del piano triennale di fabbisogno del personale del Comune di Napoli presentato, oggi, alla commissione Polizia locale e legalità guidata da Pasquale Esposito. Il documento, allegato al bilancio di previsione triennale, è stato approvato a fine maggio dalla Giunta e attende ora il via libera del Consiglio comunale.
Un programma di ampio respiro, spalmato su più anni che, ha spiegato il direttore generale Pasquale Granata alla commissione con delega al personale, “consentirà di riformare completamente la macchina amministrativa, che negli ultimi 10 anni ha perso due terzi dei suoi dipendenti, rinsaldando in particolare i settori più in sofferenza come il patrimonio, le politiche per la casa e le Municipalità”. Resta da considerare, però, “non solo l’aspetto numerico dei nuovi innesti”, ha detto Granata, “ma anche il lavoro in corso per migliorare l’organizzazione interna e ammodernare le procedure”. Tra le assunzioni previste a tempo indeterminato, 250 nuovi e 50 nuove maestre.
I nuovi concorsi saranno banditi, è stato spiegato nel corso del dibattito, subito dopo l’approvazione del bilancio e il nulla osta della commissione ministeriale: presumibilmente si partirà a massimo per settembre, con l’obiettivo di terminare le procedure entro la fine dell’anno. Sarà il Formez a curare la selezione, mentre la Scuola Nazionale della Pubblica Amministrazione si occuperà della formazione dei dirigenti. La procedura concorsuale del Comune, inoltre, viaggerà di pari passo con quella della Città Metropolitana che a giorni approverà il suo piano di fabbisogno del personale.
Per il consigliere comunale Rosario Andreozzi (Napoli solidale Europa verde) è apprezzabile il lavoro svolto nonostante le difficoltà dell’ente ma va corretta la scelta di lasciare fuori dalle progressioni verticali la categoria A.
Per Massimo Cilenti (Napoli Libera) è un buon inizio, ma sui grandi numeri occorre prevedere ulteriori incrementi e prevedere incentivi che rendano preferibile, soprattutto per i profili di maggiore specializzazione, la scelta dell’ente pubblico.
Al dibattito ha partecipato anche Pasquale Sannino (Insieme per Napoli Mediterranea) che ha evidenziato come sia stato definito un percorso chiaro e trasparente, che segna un primo passo di un percorso che richiederà numeri ben più alti. Infine, Demetrio Gennaro Paipais (Movimento 5 Stelle) ha auspicato l’inizio di un nuovo corso per le Municipalità all’insegna di nuovi innesti di personale, in particolar modo per le Municipalità più grandi e periferiche.
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