Napoli. Decine di aderenti ai comitati per il “mare libero e gratuito” hanno tenuto oggi una protesta congiunta per il diritto al mare, invadendo da mare (con una trentina di Kayak e canoe e un piccolo gommone) e da terra i lidi privati per parlare con gli altri bagnanti e rivendicare il diritto al mare. “E’ un diritto costituzionale – hanno sottolineato i manifestanti – tanto che gli ultimi 5 metri e l’accesso agli stessi dovrebbe essere sempre disponibile a tutti per legge, cosa che non avviene mai”.
Ma il mare a Napoli è solo per chi può permetterselo si legge in una nota dei comitati “andare al mare a Napoli è diventato difficile, costoso ed esclusivo. La costa è quasi totalmente occupata da lidi con prezzi sempre più alti e discese private inaccessibili divenute privilegio riconosciuto per quei pochi che vi abitano. Il resto della magnifica costa di Partenope ad est ed ovest – da San Giovanni a Bagnoli – rimane inquinata da decenni di scarichi industriali e l’incapacità della politica di dare una risposta seria in termini di bonifica. L’iniziativa di oggi – si spiega nella nota – ha alcune rivendicazioni urgenti: “L’assessore Mancuso e il sindaco Manfredi incontrino i comitati e revochino subito l’assurdo provvedimento sul numero chiuso. Il problema del sovraffollamento delle spiagge pubbliche si risolve allargandole, non riducendo ulteriormente il diritto al mare dei propri concittadini. Venerdì prossimo sit in per questo sotto palazzo San Giacomo. Siano immediatamente rimossi cancelli e ostacoli privati che impediscono abusivamente l’accesso al mare nelle varie discese e lidi, accesso comunque previsto dalla legge. Ritiro progressivo delle concessioni ai privati e bonifica delle spiagge inquinate”.
“Siamo contrari all’idea che ci sia qualcuno che voglia che le spiagge libere di Napoli diventino terra di nessuno – ha detto il consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli -. Nell’ultimo sopralluogo effettuato abbiamo potuto constatare gli ottimi effetti grazie al controllo costante delle forze dell’ordine: tranquillità, ordine, zero caos e zero risse. Le spiagge devono essere un bene per tutti, non permetteremo che tornino ad essere terra di nessuno dove dilagano violenza e inciviltà. No all’anarchia, continuiamo a sostenere il presidio fisso delle forze dell’ordine, anche contro il parcheggio selvaggio e i zozzosi che lasciano i lidi pubblici luridi come porcili”.
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