Toni Servillo è stato premiato ieri sera con l’Ischia Film Award “per aver saputo creare una galleria di personaggi che hanno identificato e raccontato il nostro Paese“.
Sul palco della Cattedrale dell’Assunta del Castello Aragonese, stringendo tra le mani l’opera d’arte in ferro riciclato raffigurante proprio la fortezza ischitana, riconoscimento andato negli anni ad eccellenze tra i quali Benoît Jacquot, Carlo Verdone e Mario Monicelli, Servillo ha ringraziato così: “Questo premio e questo Festival somigliano molto a noi, a quel che noi facciamo“.
“Ariaferma”, secondo il Professor Gianni Canova, che ha moderato l’incontro, “uno dei film più importanti delle ultime stagioni del cinema italiano“, è stato proiettato dopo la consegna del premio.
La pellicola, diretta da Leonardo Di Costanzo, vede protagonista Servillo insieme a Silvio Orlando, entrambi presenti alla serata.
Servillo ha espresso così la sua stima per il collega: “È stato bello lavorare con lui; quando si recita con un grande attore è come quando due giocatori si guardano per fare goal. Con grande esperienza e intelligenza d’attore ha saputo dare alla sua maschera apparentemente mite la glacialità del boss”.
Gli risponde Orlando: “È stata la nascita di un’amicizia. Toni ed io non avevamo mai lavorato insieme, semplicemente perché non ce lo avevano mai chiesto. All’inizio pensavo mi interrogasse, perché negli anni ha costruito un’autorevolezza che può sembrare distanza. Invece sul set ho trovato un clown, e questo ha aiutato molto creando un clima di grande simpatia, come se facessimo film insieme da sempre. Io penso che gli attori alla fine siano dei clown, anche se si trovano a fare film di grande spessore”.
“Ariaferma”, premiato ai David di Donatello e ai Nastri d’Argento, è ambientato in un vecchio carcere ottocentesco in dismissione, situato in una zona impervia e imprecisata del territorio italiano; un’occasione di riflessione perfettamente in linea con il cuore del Festival, il rapporto tra cinema e territorio.
La serata ha anche ospitato il cortometraggio ambientato in Campania, “Bagno al Largo”, in anteprima europea, anticipato da un incontro con il regista Luigi Russo, lo sceneggiatore e attore Giuseppe De Cicco e l’attore Gianmichele Areniello.
A Piazzale delle Armi, alla presenza del regista Giuseppe Carrieri, è stato proiettato il corto “La città che verrà”, in anteprima assoluta, seguito dal lungometraggio “Amuka” di Antonio Spanò, ed a conclusione la pellicola “Benelli su Benelli”, introdotto dall’incontro con la regista Marta Miniucchi.
La Casa del Sole è stata la cornice per le proiezioni dell’anteprima italiana “Motvind” di Jon Vatne, “Lili alone” di Zou Jing, del corto “The savior” di Soheila Pour Mohammadi, e in conclusione del lungometraggio “A blue flower” di Zrinko Ogresta. L’Ischia Film Festival è realizzato sotto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, sostenuto da Film Commission Regione Campania e dalla Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura.
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