“La decisione di ben cinque Regioni di non avvalersi ulteriormente dell’assistenza tecnica dei Navigator ci lascia allibiti, creando tra l’altro una ingiustificata disparità ed una insostenibile geografia variabile che penalizza 538 lavoratori, fino a ieri considerati indispensabili a detta delle medesime Amministrazioni.
Praticamente un terzo della forza lavoro viene lasciata a casa, tra l’altro senza aggravi di costo, proprio nel momento in cui ce ne sarebbe maggiore bisogno per l’avvio del Programma GOL sui territori e per qualificare le azioni nell’ambito del PNRR. Serve più che mai una puntuale regia nazionale, come da noi sempre richiesto: per questo non è più rinviabile un confronto con il Ministro Orlando con l’obiettivo di non disperdere queste professionalità”.
E’ netta la posizione di FeLSA CISL, NIdiL CGIL e UILTemp, che annunciano nuove azioni di mobilitazione a sostegno della vertenza qualora non dovessero pervenire risposte in tempi brevissimi. “Sono ormai due mesi che attendiamo l’avvio del tavolo tecnico con il Ministero del Lavoro- spiegano i Segretari Nazionali delle tre sigle sindacali Luca Barilà, Silvia Simoncini e Gianvincenzo Benito Petrassi- per individuare i percorsi di valorizzazione delle esperienze maturate, in modo da dare seguito con omogeneità su tutto il territorio nazionale a quanto prescritto dal Decreto 50/2022.
Appare a questo punto indispensabile un coinvolgimento attivo di tutte le Regioni, per non rischiare di assistere ancora una volta a trattamenti differenziati o, peggio ancora, a quanto avvenuto in Campania dove si è dato vita a inaccettabili contratti fantasma per la dichiarata indisponibilità della Giunta regionale di dare seguito all’esperienza dei Navigator”.
Articolo pubblicato il giorno 29 Giugno 2022 - 19:37