Gragnano. Dopo oltre 20 anni di processi e si accuse torna in possesso dei suoi beni quello che per anni è stato etichettato come il re del contrabbando: Gerardo Cuomo, gragnanese doc ma da anni trasferitosi nel Bolognese.
La Cassazione nelle scorse settimane ha stabilito che il reato è definitivamente estinto per prescrizione per cui si dovrà procedere alla restituzione dei suoi beni(per una cifra che si aggira sui dieci milioni di euro e composta da conti correnti in paradisi fiscali ville, case, auto di lusso orologi costosissimi e soprattutto lo yatch Arthema).
Dopo oltre 10 processi Cuomo torna quindi un cittadino senza accuse e in possesso dei suoi averi.Le accuse mosse a Gerardo Cuomo sono state già archiviate definitivamente (anni fa) dall’Autorità giudiziaria svizzera. E, secondo i suoi legali, Andrea Melpignano, Clemente Biondi e il prof. avv. Adolfo Scalfati, siccome si trattava degli stessi fatti contestati (ormai da oltre 20 anni) anche dalla magistratura italiana, non poteva essere riprocessato.
Nel 2018 i giudici del secondo grado di Bari avevano stabilito di “non doversi procedere in quanto l’azione penale non deve essere proseguita per divieto di secondo giudizio”. Ordinando quindi la restituzione dei beni sequestrati. Dalle indagini che lo avevano portato al processo Gerardo Cuomo, tra il 1996 e il 2000 avrebbe introdotto in Puglia dal Montenegro mille tonnellate al mese di tabacchi, riciclando denaro in Svizzera.
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