Sarà l’inchiesta della magistratura a chiare le cause dell’incidente aereo che ha causato la morte di tutti e sette i passeggeri dell’elicottero.
Si tratta del pilota veneto e sei imprenditori, quattro di nazionalità turca e due di nazionalità libanese, in viaggio d’affari in Italia.La zona del ritrovamento è stata immediatamente posta sotto sequestro dall’autorità giudiziaria di Reggio Emilia che aprirà un’inchiesta.
Un mistero al momento le cause dell’incidente. C’è l’ipotesi maltempo ma la dinamica andrà chiarita nelle prossime ore.
Le notizie sono state condivise in tempo reale con le delegazioni diplomatiche dei due Paesi stranieri, guidate dai rispettivi ambasciatori. Dopo il ritrovamento dei resti dell’elicottero sul monte Cusna, diverse squadre, trasportate da elicotteri di soccorso, hanno raggiunto la località di rinvenimento.
Si tratta di un impervio canalone tra il rifugio Battisti e la località Segheria, nell’Appennino al confine tra le province di Reggio Emilia e Modena. Si è in prossimità di passo degli Scaloni, 1.922 metri d’altitudine, a due chilometro dal rifugio Segheria. Sul luogo dell’impatto Aeronautica militare, Soccorso alpino, Guardia di finanza, Carabinieri di Castelnovo Monti.
A perdere la vita Corrado Levorin, pilota 33enne originario di Polverara, nel Padovano, che era alla guida dell’Agusta AW 119 Koala. Un professionista descritto come esperto, pignolo, da chi lo conosceva bene, particolarmente attento al fattore sicurezza in volo. Con lui sei passeggeri, tutti imprenditori.
Due di nazionalità libanese, Chadi Kreidy e Tarek El Tayak. Quattro di nazionalità turca: Serhat Kenar, Arif Cef, Ilker Ucak e Altug Erbil. Questi ultimi erano tutti dirigenti e alti funzionari di società della holding Eczacibasi, protagonista tra l’altro di un incidente simile qualche anno fa. Nel 2017 otto persone tra passeggeri, tutti manager Eczacibasi, e piloti, morirono su un elicottero caduto a Istanbul causa nebbia.
Da quanto appreso, è stato un escursionista, che si trovava a terra nell’area del Cusna, a segnalare ai soccorritori probabili resti dell’elicottero.
A individuare i rottami un elicottero HH 139 del 15/mo stormo dell’Aeronautica militare. Sul velivolo presenti uomini del soccorso alpino e speleologico e uomini del soccorso alpino della guardia di finanza che si sono calati con un verricello.
L’individuazione è stata possibile anche a seguito del rinvenimento di alcuni alberi bruciati e di alcuni resti metallici.
Le ricerche del mezzo erano riprese alle 7 circa di questa mattina, sotto il coordinamento di Aeronautica militare e Prefettura. Del mezzo si sono perse le tracce giovedì mattina sull’Appennino tosco-emiliano. Il velivolo era partito dall’aeroporto di Capannori Tassignano (Lucca) ed era diretto nel Trevigiano.
L’elicottero, ingaggiato da un’azienda emiliana, da qualche giorno faceva la spola tra Toscana e Veneto per portare alcuni manager stranieri, quattro imprenditori turchi e due libanesi, in visita in alcune aziende, in concomitanza con una importante fiera sulla carta a Lucca. Di origine veneta il pilota.
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