Si è svolta ieri, 16 giugno 2022, presso l’auditorium del Liceo Scientifico “Francesco Severi“ di Castellammare di Stabia, la cerimonia di premiazione del Torneo “Dire e contraddire” organizzato dal Consiglio Nazionale Forense.
Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati del Foro di Torre Annunziata, che a tale progetto ha aderito avvalendosi della partecipazione di un nucleo di eccellenti studenti del predetto Istituto scolastico, ha inteso tributare un meritato riconoscimento a questi ultimi – una pergamena personalizzata mediante una dedica ispirata alle caratteristiche di ciascuno ed al proprio apporto alla gara.
I ragazzi con indiscussa bravura e determinazione, hanno affrontato due gironi di qualificazione, sbaragliato numerosi istituti scolastici (alla sfida hanno preso parte ben 37 scuole secondarie di secondo grado, con un totale di 1600 studenti ) per arrivare, lo scorso 25 maggio, alla finalissima celebratasi presso il Palazzo Boncompagni Corcos, sede del Cnf, dove hanno sfiorato il primo posto per poi distinguersi con la conquista di un onorevole secondo posto.
I meritevoli studenti, protagonisti di un percorso scolastico eccellente, oltre che abili interpreti della sfida contenuta nel progetto, hanno dato vita ad un gruppo molto affiatato e lontano da mire di competizione intestina. Ciò che ha reso loro possibile un percorso gioioso ed una serena condivisione del risultato.
Conosciamo dunque l’identità di ciascuno di questi promettenti donne ed uomini del futuro:
Alice Cascone, Davide Cimmino, Giuseppe Cinque, Raffaele Comentale, Anna Chiara Esposito, Sara Esposito, Maria Pia Gargiulo, Anna Ruggiero, Umberto Somma
Con il Torneo “ Dire e Contraddire, ideato dagli Avvocati Vincenzo Di Maggio ed Angela Mazzia, esponenti del CNF – mediante il riadattamento di un altro progetto della Scuola Superiore dell’Avvocatura denominato “Scacco d’Atto” e riservato ai Praticanti Avvocati – si è voluto estendere agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, nell’ambito di un
Progetto di legalità, un’esperienza che fornisca gli strumenti per affrontare una sfida oratoria capace di affermare l’importanza dell’eloquenza, della comunicazione corretta finalizzata al rispetto del prossimo, idonea inoltre ad instillare, nei giovani, una robusta ed inattaccabile coscienza ed educazione civica.
Dopo l’esibizione di due studentesse della sezione musicale che, con padronanza e presenza scenica, vestite di bianco quasi a voler rappresentare la soavità del brano musicale eseguito con arpa e violino , la Preside del LIceo, Prof.ssa Elena Cavaliere, ha accolto i suoi autorevoli ospiti con un discorso di benvenuto in cui ha voluto esprimere con quanta convinzione ed entusiasmo l’istituto da lei rappresentato abbia scelto di vivere la stimolante esperienza del “Dire e contraddire”, in quanto significativa opportunità per gli studenti – da trasferire nei loro contesti di vita – di formarsi presso esperti di un ambito specifico, in cui la scuola può cimentarsi, ma non eguagliarne la competenza.
“Noi oggi siamo onorati di avervi a casa nostra, l’anno prossimo avremo piacere di accogliervi in un inizio d’anno con un evento che vorremmo organizzare per dare rilievo all’importanza che avete investito nella scuola. Perché chi investe nella scuola ha compreso la leva del cambiamento”.
Erano presenti L’Avv. Angela Mazzia, referente nazionale del Torneo Dire e Contraddire, come coordinatrice del Comitato Tecnico Scientifico dello stesso, l’Avv. Luisa Liguoro – Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torre Annunziata, l’Avv. Rachele Palomba – Consigliere Segretario COA, i Consiglieri COA Avv. Maria Formisano, Avv. Emanuela Esposito, Avv. Francesco Savastano e la Dott.ssa Concetta Criscuolo– Giudice togato presso il Tribunale di Torre Annunziata, nonché l’Avv. Liborio Di Nola, entrambi in qualità di Tutor sotto la cui magistrale guida gli studenti partecipanti hanno affrontato la competizione per l’aspetto giuridico.
Per la componente scolastica erano presenti la Professoressa Elena Cascone, valido e costante supporto didattico, che con empatia e motivazione ha sostenuto gli studenti nell’apprendimento delle tematiche trattate, creando una concreta collaborazione tesa a sviluppare negli stessi quell’armonia favorevole all’apprendimento. Essenziale per il buon esito del contest.
Presenti altresì le Professoresse Carmela Balsamo ed Anna Bellaviti, che hanno profuso impegno ed assistenza costante, assicurato la propria cooperazione e reso realizzabile il progetto anche attraverso la propria esperienza. Va inoltre segnalato il sensibile supporto investito da tutti gli insegnanti – tra i quali la menzionata Professoressa Filomena Petrone, presente all’evento – che nell’ambito delle proprie lezioni hanno sostenuto, condiviso e favorito gli studenti verso l’ambizioso traguardo.
Moderatrice della manifestazione l’appassionata Avv, Maria Formisano, che oltre a coordinare gli interventi della giornata ha sottolineato la personale gratitudine – e quella del Consigliere COA, Ester Di Martino, con la quale ha dato impulso propositivo all’iniziativa presso i colleghi alla Presidente del COA Luisa Liguoro ed alla Preside del Liceo Severi, che con sguardo lungimirante hanno accolto favorevolmente l’idea del Progetto e lo hanno reso realizzabile con viva partecipazione.
La Presidente del COA Luisa Liguoro, nel suo accorato intervento, ha voluto poi mettere in risalto e ringraziare i ragazzi che hanno preso parte alla sfida, rilevando come con la loro compostezza, precisione e competenza si siano distinti anche presso i rappresentanti COA di Roma, che hanno riconosciuto con convinzione il valore degli stessi. Circostanza che – da componente della giuria – le ha dato la giusta serenità nel votare fedelmente al suo pensiero.
“Siete stati una boccata di aria fresca Se dovessi ricordare questo anno lo ricorderei per voi, per la bella sensazione che ho provato ogni volta che vi siete esibiti“.
L’Avv. Liguoro ha concluso con un toccante brano di Italo Calvino tratto da “Le città invisibili” in cui si discorre della città infernale, dove la convivenza umana è inferno. Ma nel passo enunciato si affaccia la speranza: “…cercare di saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno non è inferno e farlo durare e dargli spazio”.
Argomento con cui la Presidente ha rivolto un invito ai ragazzi, che aveva in sé il senso della promessa: “Noi siamo disponibili a darvi tutto lo spazio di questo mondo, se volete e ci continuate a seguire saremo al vostro fianco.
L’Avv. Angela Mazzia, cuore ed anima, oltre che testimonianza viva del progetto, ha poi innescato un’importante riflessione sul valore del diritto, che ha fatto breccia nella mente dei presenti attraverso l’assimilazione di questo all’arte e a come, nel il Progetto “Dire e contraddire”, si sia voluto inserire il diritto come arte che fa vivere la quotidianità. “Il diritto –
ha affermato la Mazzia – non è solo legge , norma, regola …qualcosa di sterile, ma è la vita di tutti i giorni. E nella vita di tutti i giorni c’è quest’arte della comunicazione che ne è alla base”.La Mazzia si è inoltre soffermata sull’importanza dell’assunzione di responsabilità di tutti gli operatori del diritto, che in generale deve altresì qualificare l’assunzione di responsabilità degli adulti nei confronti dei giovani.
La referente del CNF, ha poi continuato e reso – se possibile – ancora più avvincente il suo discorso arricchendolo di stimolanti citazioni di giuristi illustri, quali Calamandrei e Carnelutti, ma anche di filosofi come Platone; frutto di una cospicua attività di lettura realizzata negli anni, grazie alla fornita biblioteca del padre – Avvocato ed appassionato cultore del diritto – che oggi avrebbe avuto 100 anni e che lei ha citato con toccante amore di figlia.
“Carnelutti, in uno scritto del 1935 di una modernità infinita, diceva che l’avvocato deve trasmettere ai giovani il sapere attraverso il saper fare, per permettere a voi giovani di plasmare il vostro saper essere”.
Il Sapere, ha puntualizzato la Mazzia, deve dunque generare cittadini liberi e responsabili e la libertà deve essere dettata proprio dall’assunzione di responsabilità verso l’altro. Circostanza che incarna il compito dell’Avvocatura e chiarisce l’esigenza del torneo in parola, che i ragazzi del Severi hanno interpretato con vera determinazione comprendendo che la disputa non è da demolire, demonizzare, ma serve ad entrare in relazione anche quando le idee sostenute dalle parti sono diverse. Perché chi alza la voce lo fa in quanto sa di non avere più argomenti.
In questo contesto, ha proceduto la Mazzia, i dubbi non devono far paura ai giovani; i dubbi sono importanti perché impongono una scelta per arrivare alla verità. Fondamentale è procurarsi gli strumenti per operare le giuste scelte verso l’agognata verità. E lo strumento non può essere che lo studio, quello affrontato nel percorso scolastico e che l’Avvocatura, con il torneo, ha voluto fosse realizzato in sinergia con la scuola. Perché è rilevante ed efficace il lavoro di chi, con passione, prende per mano i giovani nel cammino da dubitanti a decidenti.
Il torneo ha avuto proprio la finalità di far intendere ai suoi giovani partecipanti che la verità ha più punti di vista ed impone delle scelte. La Mazzia ha sottolineato il coraggio di questi nel fare le giuste scelte durante la gara, nonostante l’emozione dettata dal momento e le circostanze; segno di certezza della propria preparazione.
Al termine del suo discorso la Mazzia, con parole profonde, ha esortato i ragazzi verso una dimensione emozionante ed esaltante al tempo stesso, per una superiore qualità della vita:
“Ricordate il coraggio, sembra un gioco di parole perché ricordare vuol dire riportare al cuore, cioè vuol dire avere cuore e voi questo cuore lo avete messo nel torneo. Tutti abbiamo un cuore, esercitarlo è metterlo in pratica e toccare il cuore degli altri. Ricordate questo coraggio come una delle cose più belle che avete affrontato e che vi darà il coraggio di affrontare nuove emozioni”.
Lo sguardo raggiante ed i sorrisi soddisfatti dei ragazzi, nonché la gaudente atmosfera percepita in una dimensione di complicità tra tutti i protagonisti di questa avventura apripista, non può che attestarne il successo. Il secondo gradino del podio è dunque già archiviato nell’attesa del prossimo anno e di nuove emozioni.
Annamaria Cafaro
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