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Caserta, il consigliere Giovine: ‘Case rifugiati in condizioni critiche’
Il consigliere comunale di Caserta Raffaele Giovine, candidato sindaco alle elezioni del settembre 2021, ha presentato una denuncia ai carabinieri per segnalare lo scenario che si è trovato di fronte nel visitare alcune abitazioni dove sono accolti i migranti del progetto SAI (Ex SPRAR) Ordinari di Caserta, gestito dalla Cooperativa Esculapio in partenariato con altri Enti.
“Ciò che ho visto rappresenta qualcosa di inquietante” dice Giovine, che ha denunciato “case dove brulicano insetti, appartamenti senza caldaie funzionanti, con le persone in accoglienza che hanno dovuto affrontare l’inverno senza riscaldamento né acqua calda; elettrodomestici non funzionanti, servizi igienici fuori uso ed in numero insufficiente a fronte delle persone presenti in casa: per quasi 20 persone, una sola doccia funzionante.
Insomma le condizioni igienico-sanitarie ritengo siano improponibili”.
Giovine spiega di aver parlato con alcuni ospiti, “che mi hanno raccontato di non essere coinvolti in attività di inclusione sociale, di non star frequentando scuola di italiano, di non partecipare a corsi di formazione professionale”.
Il consigliere domani parteciperà al corteo dei migranti che si terrà a Caserta in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, “e dopo – afferma – chiederò di essere ricevuto in Prefettura, al fine di rappresentare anche ai delegati del Governo sul territorio le criticità riscontrate”.
“Credo – aggiunge il 28enne consigliere comunale – che l’accoglienza sia una cosa estremamente seria. La guerra in Ucraina ha portato con dirompenza nel dibattito pubblico la tematica dei rifugiati, di chi scappa dai drammi dei conflitti, della solidarietà da esercitare. Non voglio pensare che nel mio Comune, quello dove vivo ed esercito la funzione di Consigliere Comunale, ci siano persone tenute in queste condizioni indignitose e che siano pure pagate con fondi pubblici. In passato, Caserta ha acquisito una reputazione importante in tema di accoglienza e inclusione sociale: il Progetto SAI era citato da alte cariche dello Stato come un modello di buone prassi. Ispezioni ad opera del Ministero degli Interni si concludevano con i complimenti alla nostra città. Di tutto questo, il Sindaco Marino e la sua Giunta hanno degli importanti meriti. Ciò rende ancora più insopportabile la caduta in basso di quest’esperienza, sulla quale evidentemente non c’è stato un adeguato monitoraggio”.
Giovine ricorda che “la Cooperativa Esculapio ha già dei precedenti importanti: nel novembre 2019 il Comune di Scisciano sospendeva il servizio residenziale della Comunità alloggio per minori Mamma Chioccia gestita dalla suddetta Cooperativa, facendo riferimento ad una visita nei locali da parte della Procura, nella quale si era riscontrato che la struttura era ‘fatiscente’, ‘lurida’, che i minori ‘vengono puniti’ anche privandoli delle visite dei genitori”.
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