Era nell’aria, ed è successo. La benzina sfonda il muro dei 2 euro al litro. Il vortice dei costi che coinvolge energia e carburanti, e che pesa su famiglie e imprese, si potrebbe riuscire a calmierare con la proposta di un tetto dei prezzi per i prossimi due mesi, giunta sottoforma di emendamento ‘salva-estate’ al decreto Aiuti.
Il prezzo medio della benzina self supera così quota 2 euro. Il prezzo medio del diesel self arriva a 1,924 euro al litro. Se invece si opta per il servito, il prezzo medio della benzina aumenta a 2,134 euro al litro. Mentre per il diesel servito si arriva a 2,055 euro al litro. Questi prezzi erano stati raggiunti all’inizio di marzo, subito dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, e quando non era ancora in vigore il taglio delle accise messo in campo dal governo a partire.
Del resto il governo segue con attenzione l’evolversi della situazione, e sembrerebbe pronto a intervenire con nuove decisioni. Ora a mettere una toppa potrebbe essere un emendamento proposto dal Pd al decreto Aiuti: ovvero un tetto ai prezzi dei carburanti per due mesi, a causa degli “eccezionali aumenti”.
L’emendamento contempla la previsione di un Dpcm – su proposta del ministro della Transizione ecologica, di concerto con il ministro dello Sviluppo economico – per definire “per i successivi sessanta giorni, un prezzo massimo per la vendita dei carburanti, secondo modalità e criteri definiti con decreto del ministro della Transizione ecologica”.
La misura trova, naturalmente, il favore delle associazioni dei consumatori. Per il Codacons il tetto al prezzo dei carburanti va bene purché la misura non sia limitata al solo periodo estivo: “Da mesi chiediamo di affrontare l’emergenza carburanti fissando un tetto massimo ai prezzi alla pompa – afferma il presidente, Carlo Rienzi – tuttavia, considerati i forti rincari dei listini, saliti nell’ultima settimana per la benzina del +21,3% su base annua e per il gasolio del +27% rispetto al 2021”.
Secondo i calcoli “una famiglia a causa dei rincari dei carburanti spende oggi in media 472 euro in più all’anno solo per i maggiori costi di rifornimento, senza contare gli effetti indiretti sui prezzi al dettaglio”. La misura viene invece promossa da Assoutenti che parla di “risparmi per centinaia di milioni di euro per le famiglie italiane”; anche se per il presidente Furio Truzzi inserisce la postilla sulla necessità di interventi anti-speculazione da applicare al di là dell’estate: “Sul fronte dei carburanti servono però misure strutturali per combattere le speculazioni alla base dei forti rialzi dei listini alla pompa e per bloccare in modo automatico la crescita dei prezzi anche al di fuori del periodo estivo”.
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