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Bimba italiana avvelenata in un asilo a Lione “perché piangeva”

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Bimba italiana avvelenata in un asilo a Lione “perché piangeva”: arrestata la responsabile che ha anche confessato l’omicidio.

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La bambina di 11 mesi e’ stata avvelenata ed e’ morta mercoledi’ scorso in un asilo di Lione. A ucciderla sarebbe stata la sua maestra, che e’ stata arrestata. Il padre della piccola si chiama Fabio Bertuletti, ingegnere di 37 anni di Torre Boldone, in provincia di Bergamo, che vive da anni a Lione assieme alla moglie francese.

L’ausiliaria puericultrice dell’asilo “esasperata dal pianto della bambina – spiegano gli inquirenti francesi – prima l’ha cosparsa e poi le ha fatto ingerire un prodotto caustico”. La bambina avrebbe compiuto un anno giovedi’ prossimo.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti francesi, la maestra, 27 anni, si trovava da sola nell’asilo privato People&Baby di Lione e stanca del pianto della piccola, l’avrebbe cosparsa con un liquido per sgorgare i lavandini e poi glielo avrebbe fatto ingerire.

Trasportata d’urgenza in ospedale, non c’e’ stato niente da fare per salvarla. Dopo aver sostenuto in un primo momento l’assunzione accidentale dell’acido, la donna ha confessato ed e’ stata arrestata per omicidio.

Il padre Fabio Bertuletti, project manager nella gestione e pianificazione di progetti di linee aeree ad alta ed altissima tensione, dopo la laurea in Ingegneria a Bergamo ha lavorato per studi e ditte italiane per poi trasferirsi in Francia con la moglie Sophie.


Articolo pubblicato il giorno 26 Giugno 2022 - 13:20



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