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Ancora Barocco per Dissonanzen

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Lunedì 13 e martedì 14 alle 19.30 Chiesa Anglicana, Dissonanzen presenta Tommaso Rossi, ai flauti, dolce e traversiere, e Enrico Baiano al clavicembalo in una due giorni dedicata all’Integrale delle Sonate per flauto di Händel. Compositore che insieme a Bach riassume la grandezza della musica Barocca.

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Musicista di grande ispirazione, persuasivo nei temi,versatile nell’espressione. Le sonate per strumento solista, e quindi anche quelle per flauto, si richiamano formalmente alla sonata da chiesa e alla sonata da camera di stile italiano e si articolano in quattro movimenti principali ai quali si aggiungono, talvolta, anche ritmi di danza, come il minuetto, la giga e la siciliana, che sembrano testimoniare l’influenza esercitata dalla musica del nostro paese sulla fantasia di Händel, il quale, come è noto, soggiornò per periodi di tempo più o meno lunghi a Venezia, Firenze, Roma e Napoli, città quest’ultima che lo accolse con particolare entusiasmo nel giugno del 1708 e lo ribattezzò affettuosamente con il nome di ‘Sassone’.

Il corpus delle sonate di Händel per flauto è stato per anni oggetto di studio dei musicologi perché propone una serie di problemi legati alla determinazione delle sue esatte coordinate sia rispetto all’esatto numero delle sonate, che rispetto alla loro collocazione temporale”.

Spiega Tommaso Rossi “Un dato acclarato è che nel 1724 fu pubblicata a Londra dall’editore Walsch una raccolta intitolata TwelveSonatas or Solos for the German Flute, Hautboy or Violin Composed by G.F Handel. In questa raccolta la I,V, IX sonata sono in effetti per Traversa, quindi per flauto traverso, mentre all’inizio delle sonate II, IV, VII e XI è presente l’indicazione Flauto solo, che chiaramente allude al flauto dolce, ovvero il flauto diritto. Le altre cinque sonate sono destinate o al violino o all’oboe.

A questo set di Sonate si aggiungono altre composizioni che, nel corso degli anni, sono state ritrovate in collezioni manoscritte europee. Per l’esecuzione in due concerti di questo straordinario repertorio abbiamo deciso con Enrico Baiano di eliminare, per quanto possibile, i doppioni e di dare alle sonate il loro numero di catalogazione che segue l’HändelWerkeVerzeichnis curata da BerndBaselt“.


Articolo pubblicato il giorno 9 Giugno 2022 - 16:37


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