Arzano. I parenti del boss Luigi Piscopo ‘o sicc, “sbeffeggiano” i carabinieri: foto scattate fin dentro la caserma della locale tenenza.
Stanno facendo discutere e non poco la foto è lo screenshot di una delle immagini di un video che un soggetto, parente del boss Luigi Piscopo arrestato qualche settimana fa dopo essersi reso latitante in un lido di Baia Domizia ha postato sui social.
“Come si può vedere – denuncia il giornalista sotto scorta Mimmo Rubio – è una fotografia scattata all’interno, dopo il primo ingresso del cancello principale della caserma dei carabinieri di via Napoli, in area considerata “militare”, come si legge nei cartelli di avviso posti all’esterno della struttura.
Se si osserva bene l’immagine – denuncia-, a fotografare la persona in questione, è qualcun altro che lo ha accompagnato nella circostanza. Uno scatto che sembra quasi una “comunicazione di servizio”, un po’ spaccona, per far conoscere ai propri contatti social, in quale luogo particolare ci si è recati, e dove poi è stata scattata la foto postata via social in un video.
Quello che sorprende, però, è che nella circostanza i carabinieri non si sono accorti di nulla, ne’ tanto meno hanno fermato e chiesto spiegazioni, per una eventuale denuncia dei trasgressori, con sequestro e divieto di ogni pubblicazione, anche a seguito del video postato sui social”.
“ Francamente – dichiara Rubio – , ci sembra un po’ troppo, una intollerabile provocazione, una sorta di sfida, verso l’Arma dei Carabinieri e la locale Tenenza. Tutto questo non va bene. Anche per il segnale che eventualmente passa (si può fare tutto, nessuno ci controlla più) nell’ambiente criminale della città. Va sicuramente censurata, per evitare emulazioni tra persone orbitanti e con frequentazioni con il clan della 167 “.
Insomma, una situazione ad alta tensione dopo le assoluzioni e le scarcerazioni eccellenti. “Speriamo che lo Stato faccia altrettanto, dimostrando da subito la sua forte presenza ed efficacia, come ha sempre fatto in questi anni. In questo territorio dell’area a nord di Napoli è forte e ben radicata la camorra. Non si può abbassare la guardia”, ha concluso Mimmo Rubio.
Luigi Vanacore
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