Arzano. Comune sull’orlo del fallimento, si va verso il predissesto finanziario. A rendere pubblica la notizia l’assessore al Bilancio, Giuseppe Vitagliano. In vista dell’approvazione del bilancio di previsione, sotto impulso dell’Assessore con delega al bilancio, Vitagliano, starebbero emergendo criticità nei conti del comune che determinerebbero giocoforza il dissesto finanziario dell’ente.
Fin dall’insediamento della attuale Giunta, le aree dirigenziali sono state sollecitate al fine di rendere nota la condizione dei conti e se ci fossero situazioni di disequilibrio finanziario. Con nota del 20 giugno scorso, il dirigente dell’area Finanziaria Salvatore Silvestro – a differenza dei precedenti bilanci da lui certificati – ha comunicato alla Giunta che, in sede di elaborazione del bilancio di previsione, i conti non sono in equilibrio profilandosi una situazione di dissesto finanziario dell’Ente.
“Il nostro obiettivo è stato sempre quello di far emergere situazioni poco chiare sui conti derivanti da una superficiale gestione della finanza pubblica. In quest’ottica sono state poste in essere una serie di azioni mirate alla quantificazione dei debiti fuori bilancio, delle passività certe e potenziali oltre che una operazione di riaccertamento di residui che ci portiamo in bilancio e che non hanno più motivo di esistere in quanto privi di presupposto giuridico – ha dichiarato Vitagliano – ribadendo che “la situazione è critica”.
“Il nostro compito non è cercare i colpevoli, per questo vi sono gli organi di controllo (Corte dei Conti, Procura), ma è porre in essere tutte le iniziative che possano evitare il dissesto con evidenti ripercussioni negative sull’intera collettività. Anni di scarsa programmazione non possono essere recuperati in pochi mesi, ma abbiamo la responsabilità di provare ad invertire la tendenza negativa che ha ridotto al lastrico le casse comunali. In queste ore stiamo valutando l’opportunità di porre in essere un piano di riequilibrio finanziario che ci consentirebbe di spalmare su più annualità le situazioni debitorie pregresse.
E’ sicuramente una operazione complessa e complicata che merita la massima attenzione, mai stata posta in essere prima nel nostro Ente. In questo modo avremo la possibilità di mettere la parola fine al passato e iniziare con una programmazione concreta e con i conti in ordine a beneficio dell’ intera collettività che ad oggi ha scarsi servizi a fronte di una tassazione ai massimi livelli prodotta dal passato”.
Il piano di rientro per essere esecutivo però, deve superare diversi step. Approdare al ministero competente ed alla Corte dei Conti per l’omologa, ma prima deve essere deliberato dal Consiglio Comunale. “Consiglio comunale – precisa ancora Vitagliano -, dal quale ci spettiamo un grande senso di responsabilità evitando sterili strumentalizzazioni di carattere esclusivamente politico, anche perché l’unica alternativa al piano sarebbe il dissesto finanziario.” Insomma, se non dovesse essere accolto il piano di rientro, non resterebbe che il dissesto con l’insediamento di un commissario liquidatore anche se fa discutere il tentativo di predissesto che non farebbe emergere, però, le responsabilità pregresse di commissari e amministrazioni politiche.
Luigi Vanacore
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