Acerra. La Chiesa di Acerra contro la quarta linea del termovalorizzatore, la cui realizzazione è stata annunciata dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca per far fronte alla chiusura di alcune linee per manutenzione dell’impianto.
La Diocesi di Acerra, guidata dal vescovo Antonio Di Donna, “conferma e ribadisce le proprie perplessità rispetto ad una politica di gestione dei rifiuti che, con lo spettro della quarta linea e il continuo tentativo di potenziamento dell’impianto, dimostra di essere rimasta in questi anni prigioniera e succube della logica dell’emergenza e della pressione economica, dentro una visione miope e fallimentare di sviluppo. Tutto questo rischia di produrre l’unico risultato di mettere ai margini la vera vocazione del territorio, mortificandone le ricchezze paesaggistiche, culturali e archeologiche. E lasciando indietro il vero motore dell’economia: l’agricoltura”.
Il tutto, ricorda la Diocesi di Acerra, avviene “a più di 20 anni dalla prima imponente marcia silenziosa ad Acerra per esprimere la preoccupazione della gente circa la costruzione dell’inceneritore, e a 7 anni dall’enciclica ‘Laudato sì’ in cui papa Francesco chiede che nel ‘dibattito devono avere un posto privilegiato gli abitanti del luogo, i quali si interrogano su ciò che vogliono per sé e per i propri figli, e possono tenere in considerazione le finalità che trascendono l’interesse economico immediato'”.
La realizzazione della quarta linea dell’inceneritore “e il destino di Acerra” saranno al centro di un incontro promosso dalla Diocesi che si terrà lunedì 27 giugno alle ore 19 nel Chiostro del Seminario di Acerra, in piazza Duomo, che sarà introdotto dal direttore dell’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali, Antonio Pintauro, e al quale interverrà il vescovo di Acerra, monsignor Antonio Di Donna.
Articolo pubblicato il giorno 21 Giugno 2022 - 15:10