Minori, villa romana ‘abbandonata’ l’iter per il restauro è lungo nonostante nel 2019 fosse stato annunciato lo stanziamento di 4,9 milioni di euro
La Villa marittima romana di Minori è in condizioni di incuria e degrado. I resti del sito risalente al I secolo d.C. si presentano con una assenza di manutenzione: erba alta, acqua paludosa nelle vasche e i mosaici danneggiati.
Ieri era stata annunciata come giornata di apertura straordinaria e gratuita del sito, anche se in realtà la Villa è aperta tutti giorni con ingresso gratuito seppure in condizioni non buone, nonostante il 28 maggio 2019 fosse stato annunciato lo stanziamento, da parte del Ministero della Cultura, di un finanziamento pari a 4,9 milioni di euro per il restauro del monumento e dell’annesso Antiquarium.
Il 23 aprile 2020 il Comune di Minori aveva ricevuto nota dell’allora Mibact con cui si comunicava la predisposizione del disciplinare d’obbligo relativo al progetto per il restauro dell’antico complesso monumentale.
“Sono tredici anni che il Comune di Minori, pur non essendo proprietario della Villa, provvede al diserbo e alla pulitura delle vasche – dice all’AGI il sindaco di Minori, Andrea Reale – domani provvederemo nuovamente. Sto contattando la direzione della Sovrintendenza e di Salerno e il direttore regionale per chiedere conto e ragione dei 5 milioni di finanziamento che ho contribuito a far assegnare per il restauro della Villa. Oggi non conosciamo lo stato del progetto né come si procederà”
.“Altra cosa anomala – aggiunge Reale – è che dallo scorso primo gennaio la Villa è passata sotto la direzione regionale dei Musei della Campania senza che il primo cittadino venisse avvisato. Insieme all’amministrazione comunale e alla comunità difenderemo la nostra piu’ grande entità culturale. E’ un delitto non intervenire per salvare mosaici e affreschi di questo sito straordinario del I secolo che risulta ancora integro. Oggi mi sento fallito nell’intimo. Il mio grido di dolore è indirizzato al ministro Dario Franceschini e alla Soprintendenza affinché si possano avviare celermente tutti i processi per il restauro conservativo della Villa romana nel solco della collaborazione istituzionale”.
Silvia Pacifico, funzionario responsabile di zona della Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici e Culturali delle province di Salerno e Avellino, spiega all’AGI: “A causa della mancanza di fondi il Comune di Minori ci aiuta nella pulizia del sito. Per quanto riguarda il restauro conservativo, la stazione appaltante non è la Soprintendenza ma il Segretariato regionale con sede a Castel Dell’Ovo a Napoli, impegnato nell’iter procedurale. Stanno lavorando con carenza di risorse umane. Noi abbiamo elaborato progetti e saggi preliminari per la definizione del progetto esecutivo. L’elaborazione è stata fatta, ora si attende la definizione delle procedure e i bandi di gara. Attendiamo anche noi”.
Pacifico confermato che “quando sarà definita la procedura, la Villa romana di Minori passerà alla direzione regionale dei Musei della Campania, altra articolazione del Ministero sul territorio, come per la Certosa di Padula e le aree archeologiche di Mirabella e Atripalda”.
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