palazzo Grenoble/foto archivio
“Napoli è una città meravigliosa, con un arco storico incredibile, con strade piccole non sempre conosciute da tanti, ma qui c’è Maurizio De Giovanni. E’ un grandissimo scrittore, una delle nostre ispirazioni“.
Così Alicia Gimenez-Bartlett parla nella sua prima giornata a Napoli, per l’anteprima, stasera al Grenoble alle 19.30, del Festival del Romanzo Giallo a Napoli, che poi porterà nel luogo partenopeo quasi 70 giallisti dal 9 al 12 giugno, nella sua prima edizione.
La giallista iberica, autrice dei romanzi di Petra Delicado, è a Napoli insieme alla collega Marta Sanz, entrambe chiamate dall’Istituto Cervantes per un’anteprima della rassegna organizzata da Ciro Sabatino. Il suo nuovo libro “La presidenta”, in cui esce dalla storia di Petra per raccontare della misteriosa morte della presidente della Regione di Valencia, incrocia thriller con lai politica.
Il libro non è ancora uscito in Italia dove la scrittrice ha però deciso di tornare per il Festival del Giallo. Un Paese che ama: “In Italia – racconta – c‘è sempre stato un piacere per il giallo, ho sempre amato il Paese dal punto di vista letterario. In Spagna è stato da sempre un genere minore, da leggere in treno, non letterario, ma negli ultimi anni abbiamo avuto un cambiamento importante, con la nascita di tanti festival e il maggiore apprezzamento della critica, un risorgimento grandissimo, mi auguro che non sia una moda passeggera“.
Una moda che ha portato Gimenez-Bartlett in Italia anche in tv con la serie sulla sua Petra che, confessa la scrittrice: “Non ho mai visto – non perché non abbia fiducia, ma perché ho paura di vedere le cose che ho scritto, di vedere il romanzo in immagini. Io quando scrivo penso solo alla scrittura, infatti faccio poche descrizioni fisiche dei personaggi“.
A Napoli anche Marta Sanz, giallista iberica di grande fama in patria, anche lei nel Festival del Giallo a Napoli: “che è una città meravigliosa – dice – per ospitare questo Festival, i suoi angoli raccontano sempre qualcosa, sono in sé una buona occasione per sfidare gli autori di questo genere. Ma per un autore che viene da fuori Napoli è solo da godersi, poi si scrive su città che conosci davvero, in cui hai vissuto. Stare qui però è molto bello anche il rapporto forte che c’è tra noi autori spagnoli e i colleghi di una Italia la cui letteratura fa da punto di riferimento a me, per il modo di investigare e scoprire la realtà nei romanzi”.
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