Qualiano. Marco Bevilacqua si è nascosto nell’abitazione dei genitori a Giugliano, dopo aver esploso diversi colpi contro gli avventori del bar Nirvana Spritz di via Fratelli Rosselli nel centro di Qualiano, ferendo quattro giovani (di cui uno versa ancora in gravi condizioni ed è ricoverato in pericolo di vita).
I Carabinieri del Nucleo operativo di Giugliano e della stazione di Qualiano lo hanno però rapidamente identificato, rintracciato e fermato, in esecuzione di un decreto emesso dalla Procura di Napoli Nord per tentato omicidio plurimo, rapina aggravata e porto illegale di arma comune da sparo.
In una nota diffusa oggi pomeriggio dalla Procura di Napoli Nord, si legge che alcuni indumenti indossati da Bevilacqua al momento dell’esplosione dei colpi di arma da fuoco sono stati ritrovati in un cassonetto dei rifiuti poco distante dall’abitazione dei genitori.
All’interno del cassonetto è stato trovato anche il coltello che sarebbe stato utilizzato dal 37enne per rubare la pistola d’ordinanza a una guardia giurata che si era fermata a un distributore di benzina.
L’arma sarebbe stata poi utilizzata per ferire i quattro giovani che si trovavano all’esterno del bar. Le indagini sono state condotte attraverso l’esame dei filmati registrati dagli impianti di videosorveglianza presenti nell’area interessata dagli eventi e dall’ascolto di alcuni dei testimoni presenti.
Domani mattina Bevilacqua, che ora si trova nel carcere napoletano di Poggioreale, sarà ascoltato dal gip del Tribunale di Napoli Nord per l’interrogatorio di garanzia per la convalida del fermo. Ieri, davanti al pm Giuseppe Vitolo, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Interrogatorio che si terra’ davanti al Gip di Napoli Nord, Vera Iaselli: Marco Bevilacqua sarà assistito dal suo avvocato di fiducia, Nunzio Mallardo. L’uomo di origini sinti ha ammesso di essere stato lui a sparare.
L’agguato, secondo quanto finora trapelato, avrebbe avuto un obiettivo preciso: i due fratelli, con i quali sarebbe entrato “in contatto” una quindicina di giorni fa. Per fare luce su questa circostanza i carabinieri di Giugliano in Campania stanno indagando, in particolare, su un presunto incidente stradale durante il quale il 37enne avrebbe riportato delle lesioni.
Gli investigatori non escludono che le ferite medicate in ospedale siano invece frutto di una lite alla quale avrebbero preso parte anche quei giovani. Ma si tratta solo di un’ipotesi che, al momento, rimane in piedi insieme con tutte le altre.
Dagli accertamenti dei militari e’ emerso che i fratelli Di Palma (incensurati) sono figli di un elemento di spicco della criminalita’ locale, non da molto tempo scarcerato, ritenuto dagli inquirenti legato al clan De Rosa-Pianese di Qualiano.
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