Al via il Premio Cimitile 2022 tra storia e attualità. Corsi: “Si tratta di un premio “costantemente nella storia e nell’attualità del nostro Paese”.
“È la capacità di attualizzarsi che mantiene in vita un premio che continua a recepire messaggi e a sua volta a darli”. Così Ermanno Corsi, presidente del comitato scientifico del Premio Cimitile, spiega la longevità del riconoscimento, quest’anno alla sua 27ma edizione.
Si tratta di un Premio, ha spiegato l’ex presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania, che è “costantemente nella storia e nell’attualità del nostro Paese”.
Una precisazione, quest’ultima, che meglio si comprende guardando l’elenco dei libri premiati in questa edizione 2022: da “Il corrotto. Una storia di tangenti negli anni di mani pulite” che segna il debutto letterario di Corrado Pinosio a “Pandemonio. Quello che è successo, quello che non dovrà più succedere” di Walter Ricciardi, da “Giustizia ultimo atto.
Da tangentopoli al crollo della magistratura” di Carlo Nordio a “La principessa afghana e il giardino delle giovani ribelli” di Tiziana Ferrario. Ma il connubio “storia-attualità” del Premio Cimitile, lo si trova oltre che nei libri anche nel fil rouge di questa 27ma edizione: l’acqua per la salvaguardia del pianeta. Presentato questa mattina a Napoli, nella Sala giunta di Palazzo Santa Lucia, sede della Regione Campania, il Premio Cimitile prenderà il via nelle Basiliche paleocristiane di Cimitile, piccolo borgo di settemila abitanti in provincia di Napoli, dall’11 al 18 giugno.
“Apriremo la rassegna con una mostra sull’acqua e la presentazione del libro del professore Giulio Boccaletti, “Acqua. Una biografia”, uno dei maggiori esperti al mondo di sicurezza ambientale”, precisa il presidente della Fondazione Premio Cimitile, Felice Napolitano.
La mostra, cui si riferisce il presidente, si intitola “Alla ricerca della forma dell’acqua. Artisti contemporanei per la salvaguardia del Pianeta”, a cura di Giuseppe Bacci, e aprirà la rassegna letteraria con il convegno “Effetto acqua. Riflessioni per un utilizzo sostenibile e la salvaguardia dell’ambiente”.
“Oggi la Fondazione – sottolinea Napolitano – è uno dei pochi esempi in Campania che racchiude in sé un mix di Enti pubblici, privati e di associazioni e, orgogliosamente, grazie al nostro percorso culturale dal 2009 siamo entrati a far parte dell’Albo regionale degli Istituti di Alta cultura e, in questi anni, i maggiori scrittori italiani, personalità del giornalismo, della politica e dello spettacolo sono arrivati a Cimitile e hanno ricevuto il Campanile d’argento tradizionale emblema del santuario martiriale di San Felice”.
La Fondazione, che vede tra i suoi fondatori la Regione Campania, la Città metropolitana di Napoli, il Comune di Cimitile e l’associazione Obiettivo Terzo Millennio, attraverso il Premio Cimitile è anche uno straordinario veicolo promozionale di uno dei siti più affascinanti di arte paleocristiana in Italia, quello del Complesso Basilicale Paleocristiano.
Per questo territorio del nolano, ancora fuori dalle proposte turistiche di massa, la Fondazione è anche strumento di salvaguardia del patrimonio artistico e monumentale.
Con l’Amministrazione comunale di Cimitile, la Soprintendenza Archeologica per l’area metropolitana di Napoli e la Curia Vescovile di Nola, ha finanziato, tra il 2020 e il 2021, interventi di restauro che hanno interessato gli affreschi cinquecenteschi della cappella di Santa Maria della Sanità e di San Sebastiano nel presbiterio occidentale della basilica di San Felice “nella convinzione – ancora Napolitano – che la conservazione del complesso basilicale di Cimitile sia un dovere di tutti. La Fondazione intende investire prossimamente nel restauro degli affreschi della navata destra della basilica di San felice e della cappella di San Calionio riservandosi in futuro la possibilità di esendere l’intervento agli elementi scultorei, ai mosaici, alle ceramiche e alle monete”.
Articolo pubblicato il giorno 25 Maggio 2022 - 15:42