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Organigramma aziendale, quale scegliere per la tua impresa

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La struttura organizzativa di un’azienda riguarda le relazioni strutturali di tutte le risorse umane e quelle materiali dell’organizzazione. Attraverso la stessa è possibile delineare le divisioni del lavoro all’interno dell’organizzazione, le funzioni, le responsabilità, i compiti ed i livelli di autorità.

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La struttura organizzativa può essere formale o informale. È formale quando la divisione delle mansioni e i collegamenti delle stesse sono riconosciute e convalidate attraverso la stesura di un organigramma aziendale. È informale quando i rapporti all’interno dell’organizzazione sono spontanei ed gli elementi di potere diversi da quelli dell’autorità formale, per cui non descritti negli organigrammi.

 

Cosa sono gli organigrammi

Nell’ottica della pianificazione aziendale gli organigrammi sono definiti come delle rappresentazioni grafiche globali della struttura organizzativa aziendale e del suo funzionamento. Attraverso tali semplificazioni, a colpo d’occhio è possibile identificare le posizioni di tutte le risorse presenti nell’organizzazione, le loro funzioni ed i collegamenti che ne concernano.

A sopperire la mancanza di informazioni, solitamente accanto agli organigrammi vengono redatti degli altri documenti come i mansionari e le norme procedurali.

Non esiste un solo tipo di organigramma aziendale. Il modello scelto dall’azienda dipenderà dalle seguenti caratteristiche: la dimensione economica, il tipo di produzione e le caratteristiche ambientali. Questo significa che al crescere dell’azienda o di fronte ad un cambiamento produttivo l’organigramma aziendale potrà subire cambiamenti e modificazioni. Per cui è buona prassi aggiornare costantemente l’organigramma in relazione ai mutamenti interni o esterni dell’organizzazione.

Esistono comunque delle tipizzazioni standard e adattabili che evidenziano differenti situazioni di strutture organizzative. Oggi, esistono anche software specifici in grado di dar vita all’organigramma perfetto per la propria organizzazione. Di seguito i modelli maggiormente utilizzati dalle aziende.

 

Modello gerarchico-puro

Nel pre-fordismo prese piede la struttura gerarchica-pura in virtù di un sistema chiuso e adibito ad un regime di stabilità. Le caratteristiche del modello sono la semplicità operativa dell’organizzazione, l’assenza di stravolgimenti a livello tecnologico, accentramento del potere e un processo di delega ridotto. Per tali motivi il modello è perfetto per gestire un’azienda di piccole dimensioni con poche linee di prodotti destinate ad una clientela omogenea. Graficamente è rappresentato da una struttura piramidale dove al vertice vi è l’imprenditore/proprietario dell’azienda che detiene il comando e ai livelli inferiori i dipendenti adibiti a funzioni meno complesse.

 

Modello gerarchico-funzionale

Questo tipo di modello è solitamente contraddistinto da tre principali aree funzionali. La prima è quella della direzione generale deputata alle scelte strategiche, scendendo si trovano i vari dipartimenti funzionali con il compito di occuparsi delle attività relative ai propri settori ed infine le unità di base, ad esempio le unità di produzione e di vendita, e dipendenti dai vari dipartimenti. Il potere rimane sempre accentrato, il principio di delega ridotto e la comunicazione dall’alto verso il basso. Il modello si adatta ad aziende medio-grandi che operano in un ambiente stabile ma con poche linee di produzione e distribuzione.

Alla presenza di un contesto ambientale più dinamico possono sorgere delle strutture funzionali modificate attraverso la creazione di appositi organi per assicurare un maggiore coordinamento ed una visione unitaria.

 

Modello divisionale

Il modello divisionale è adatto per contesti instabili e produzioni diversificate dove è necessario delegare per essere competitivi sul mercato. L’innovazione, rispetto al modello precedente, è la creazione al di sotto del top management di un manager per ogni prodotto, area geografica e progetto. Rispetto a prima, dove queste figure erano delineate sulla base delle funzioni aziendali, i dirigenti di secondo livello hanno anche responsabilità di tipo strategico, amministrativo, operativo. A livello di organigramma tale struttura si presenta divisa in: alta direzione o direzione generale, direzioni di divisioni, direzioni di funzione e unità operative. La comunicazione interna che scaturisce dal modello è molto più efficiente rispetto ai precedenti poiché bidirezionale. Inoltre, il decentramento decisionale permette di adattarsi rapidamente ai cambiamenti di mercato.

 

Modello a matrice

Indicato per organizzazioni dall’alto livello di innovazione con una struttura interna flessibile e operanti in un ambiente dinamico. In questo modello i dipendenti dell’organizzazione rispondono a due diverse strutture di autorità e competenza: una funzionale e l’altra riferita al prodotto, progetto o area di mercato. Il coordinamento risulta essere doppio con i manager principali che fanno sempre capo al vertice dell’organizzazione ma il comando appare decentrato. Questa struttura può essere permanente o rotante, quindi modificarsi e adattarsi a seconda delle necessità di mercato. I punti di forza del modello sono un maggior equilibrio e chiarezza degli obiettivi, un migliore coordinamento tra le funzioni aziendali e una flessibilità nell’utilizzo del personale.

 

 

 


Articolo pubblicato il giorno 16 Maggio 2022 - 14:58

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