Di incidenti in palcoscenico c’è ne sono stati tanti negli anni che hanno colpito vari personaggi del mondo dello spettacolo. Alcuni per fortuna si sono risolti con poche conseguenze , altri invece sono diventate vere e proprie tragedie.
Massimo Ranieri, proprio come tanti altri artisti , è stato l’ultimo ad aver avuto un incidente sul palcoscenico che, per fortuna, si è concluso con conseguenze minime.
Ma questi eventi purtroppo non si sono sempre risolti in modo meno grave, anzi ci fù una vera e propria tragedia che colpì l’indimenticato Mario Riva, un grande presentatore e artista degli anni 60 che il 21 agosto del 1960 era impegnato nella serata finale de Il Festival de Il Musichiere, all’Arena di Verona.
Come riportato da Wikipedia e dettagliatamente scritto in un articolo del quotidiano l’Unità del 23 agosto 1960 Mario Riva mentre stava percorrendo una zona del retroscena dell’alto palcoscenico eretto nel centro dell’anfiteatro, inciampando nell’oscurità precipitò dall’altezza di tre metri riportando la frattura della sesta vertebra dorsale, la frattura della quarta e quinta costola di destra, la frattura della quinta costola di sinistra, la sospetta frattura dello scafoide carpale destro e una ferita lacero contusa al cuoio capelluto.
Riva aveva appena dato istruzioni al numeroso pubblico che gremiva oltre metà dell’Arena di Verona sul modo di comportarsi per permettere il regolare svolgimento della ripresa televisiva e si era ritirato nel retroscena. Scomparso alla vista del pubblico, il direttore Gorni Kramer diede il segnale d’attacco alla sua orchestra e lo spettacolo incominciò regolarmente senza che nessuno degli spettatori si avvedesse del trambusto che invece avveniva dietro le quinte.
Prontamente ricoverato in ospedale fu sottoposto alle cure più urgenti ma sopraggiunte complicazioni polmonari (broncopolmonite da trauma) e cardiache concorsero ad aggravare il quadro clinico, ponendo fine prematuramente alla sua vita il 1º settembre all’età di 47 anni.
La notizia della sua morte destò commozione e sconcerto in tutta Italia. Il giorno del suo funerale, a Roma, fuori dalla basilica del Sacro Cuore di Maria a Piazza Euclide si raccolsero 250.000 persone.
La sfortunata vicenda che ha avuto Massimo Ranieri è stata commentata molto sui social a testimonianza di quante persone seguono con affetto il grande interprete della canzone Italiana.
Questo però non deve far abbassare l’attenzione sul fatto che , nonostante uno spettacolo è un momento di divertimento per il pubblico , per chi lavora dietro le quinte o sul palco , artista incluso , è lavoro.
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