Napoli. Aveva parlato di “Invidia, veleno e bugie” Elena S. la ragazza di 24 anni sfregiata con l’acido l’altra notte insieme con la sorella Federica di soli 17 anni.
Ora chi ha compiuto quel gesto violento e “infame” rischia una denuncia per deturpazione permanente, un reato che prevede pene tra 8 e 14 anni: “deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso” su questo indaga la Procura di Napoli che, insieme con la Squadra Mobile della Questura partenopea.
Oggi è emerso anche che la notte tra il 10 e l’11 maggio scorsi persone rimaste sconosciute hanno dato fuoco alla vettura, una Smart, usata dalle due ragazze e intestata al padre. Ieri le due giovani, che hanno 17 e 23 anni, dopo essere state medicate all’ospedale Cardarelli, sono state ascoltate per diverse ore negli uffici della Squadra Mobile di Napoli.
Si cercano le sei persone, che viaggiavano in sella a tre scooter, le quali hanno lanciato contro le vittime dell’acido prima di darsi alla fuga. La loro identificazione dovrebbe avvenire a breve perché si tratta di persone della cerchia familiare delle due ragazze che abitano al vicoletto dei Cinesi al rione Sanità.
Dopo l’agguato le due donne sono state medicate nell’ospedale ‘Cardarelli’ dove hanno trascorso la notte, nel reparto “grandi ustioni”, prima di essere dimesse. La sorella maggiore ha riportate lesioni alla guancia sinistra e ad un braccio, mentre la minore alla guancia destra ed al naso.
Si sono interrotti domenica scorsa, intorno alla mezzanotte e circa un’ora prima dell’aggressione, i post sul profilo Facebook di una delle due sorelle vittime del lancio di acido che ha lasciato lesioni ad entrambe, anche sul viso. L’ultimo post e’ delle 23.58. A commento di una sorta di proverbio – “Peggio della bugia che ha le gambe corte, c’e’ l’invidia che ha la lingua lunga” – la giovane scrive una frase costellata da emoticon: “lingua lunga ma di bugie… precisiamo”. Un’ora dopo, intorno all’una di notte, l’aggressione.
L’attivita’ investigativa della Squadra Mobile della Questura di Napoli sta vagliando diverse ipotesi. Sembra essere prevalente quella che conduce a una vendetta per vicende di tipo sentimentale, ma non si escludono altre piste.
Altro post dello stesso tenore dell’ultimo, la giovane l’ha pubblicato nel pomeriggio di domenica (“quello che odiano di te e’ perche’ manca a loro”) e anche questo sembrerebbe riconducibile a una querelle di tipo sentimentale. Fa riferimento a presunte “malelingue”, invece, quello pubblicato, sempre domenica scorsa, per commentare un altro presunto proverbio (“La gente vive di cattiveria, soffre di invidia e sputa veleno”): “Sputano veleno perke c’e’ tanta merda nella loro vita”, ha scritto la ragazza sul suo profilo social.
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