Napoli. Lungo confronto oggi, in commissione Ambiente del Consiglio comunale presieduta da Carlo Migliaccio, con l’assessore Paolo Mancuso e l’amministratore unico di Asìa, Domenico Ruggiero.
All’ordine del giorno il futuro Piano industriale dell’azienda e il fabbisogno del personale, ma sono state discusse anche le tante criticita’ connesse all’igiene urbana, segnalate dai consiglieri intervenuti.
Si parte dalla gestione delle campane per la raccolta degli abiti usati – su cui e’ intervenuta Alessandra Clemente (Misto) – non funziona e si richiede una nuova governance per evitare le scene di accaparramento che si registrano quotidianamente in prossimita’ dei cassonetti.
E poi per Aniello Esposito (PD) nella zona orientale, contrariamente a quanto promesso quando si decise di collocarvi il sito di compostaggio, ancora ci sono strade sporche e maleodoranti, il servizio di raccolta e’ fallimentare.
Invece per Maria Grazia Vitelli (PD) vanno affrontate criticita’ specifiche, come i rifiuti da street food e il recente cambio di campane per la differenziata nella Municipalita’ V e il servizio di raccolta dei cartonati nelle aree di maggiore presenza commerciale.
E ancora per Rosario Andreozzi (Napoli solidale Europa verde) serve un lavoro vero sul Piano industriale e sui costi dei servizi che l’azienda offrira’, censire i grandi evasori garantendo le fasce piu’ deboli, per un servizio realmente all’altezza di una citta’ normale.
Salvatore Flocco (Movimento 5 Stelle) ha ricordato la necessita’ di vigilare sugli appalti esterni di Asìa e sul rispetto delle norme stradali da parte dei mezzi di raccolta e sull’area di trasbordo dei rifiuti in prossimita’ dell’aeroporto.
Bisogna puntare alla creazione di una vera azienda di igiene urbana, ha proposto Toti Lange (Misto), solo cosi’ si puo’ chiudere il ciclo integrato dei rifiuti a Napoli, una citta’ oggettivamente sporca, che puo’ essere riqualificata attraverso una attenta analisi dei flussi in entrata, un rinnovato rapporto con i territori e con le associazioni di categoria dei commercianti.
Infine, per andare concretamente incontro ai bisogni dei cittadini, potrebbero essere istituiti alcuni servizi extra a prezzi calmierati. Massimo Cilenti (Napoli Libera) ha ricordato i problemi di gestione dei rifiuti e dell’igienizzazione nelle aree periferiche della citta’, che hanno necessita’ specifiche da affrontare con un Piano industriale serio, che analizzi entrate e uscite tenendo conto del reale fabbisogno di personale dell’azienda.
Per Massimo Pepe (Azzurri Noi Sud Napoli Viva), bisogna fornire risposte chiare ai cittadini, intervenendo anche sullo snellimento delle procedure amministrative; per Gennaro Acampora (PD) vanno riorganizzati i distretti, con la rotazione dei responsabili, e avviata una nuova politica di incentivazione della produttivita’ dei lavoratori.
L’amministratore unico di Asìa, Domenico Ruggiero, ha spiegato che e’ dal personale che l’azienda deve necessariamente ripartire. Entro la prima decade di giugno sara’ bandito il concorso per 650 assunzioni nel triennio 2022 – 2024; tra queste, le assunzioni dei 242 lavoratori ex bacino CUB. Chiariti i requisiti di accesso al concorso: occorrera’ il diploma di scuola media inferiore e non verra’ attribuito alcun punteggio aggiuntivo ai titoli di studio superiori.
Dopo questo primo passo sara’ possibile elaborare, entro fine anno, un Piano industriale con una visione di ampio respiro, che porti l’azienda a essere ‘smart’, con costi abbattuti e un netto miglioramento del servizio.
L’assessore Mancuso ha definito la questione rifiuti in citta’ un terreno complesso, serve un salto culturale che porti il Piano industriale ad agire in base alle necessita’ dei territori e non delle risorse disponibili, completando con il riciclo il percorso del rifiuto in un’ottica metropolitana.
Articolo pubblicato il giorno 23 Maggio 2022 - 21:32