E’ sulle tavole dei palchi teatrali della città che nasce la passione per la musica e per lo spettacolo di Michele Selillo.
Idee chiare, direzioni ben definite, sguardo limpido e voce cristallina che mantiene i piedi saldi sul selciato di Napoli ma che porta il cuore in migliaia di altri luoghi: dalla vicina Puglia, a Londra e Berlino, volando sopra Madrid e Parigi, parlando e cantando sempre e solo in napoletano.
Non ci sono altre vie, non esistono alternative: ciò che lo ha formato e a cui si è ispirato negli anni di “militanza” teatrale, anche al fianco di Gianfranco Gallo e Peppe Vessicchio, è la passionalità di icone come Massimo Ranieri, Pino Daniele, ed il religioso rispetto per i percorsi artistici di D’Angelo, Finizio, D’Alessio.
Parte da questi solidi piedistalli il progetto di Selillo, che ha fortemente voluto arrangiatori innovativi, freschezza nei suoni, sperimentazione in testi e soluzioni creative. Il mix ottenuto è certamente una novità, qualcosa di non classificabile e non afferibile ad artisti o repertori noti.
L’album, prodotto dalla napoletana (e leggendaria) Zeus Record, contiene dieci tracce diverse, in cui Michele spazia dall’amore alla difficoltà di essere un artista oggi, e conferma la sua potenzialità innovativa anche in italiano della traccia “La parte migliore di me” a cui collabora il rapper El Pit.
L’album è stato preceduto dal singolo “Turnammece a vasà”, il cui videoclip è stato girato in Puglia (tra Bisceglie e Giovinazzo), regione da sempre “neapolitan music friendly”, e luogo del cuore di Selillo che non vede ostacoli o barriere nel trasportare il suo progetto oltre i confini convenzionalmente intesi per la musica napoletana. Il cortometraggio, diretto da Nilo Sciarrone e dalla sua Ego Factory, richiama la metafora di una vita che diventa “a colori” solo quando è illuminata dall’amore, inteso in ogni sua forma.
Per precisa ricerca di stile, studio di arrangiamenti ed arrangiatori, il progetto possiamo definirlo “Europoletano”, nato e condiviso dalla Zeus Record, etichetta discografica che conferma la sua leadership storica nella canzone napoletana, ma che al tempo stesso guarda lontano, lontanissimo, utilizzando canali e strategie che permettono di abbattere distanze e soprattutto muri.
Michele Selillo, che nel 2015 è testimonial Unicef, è stato protagonista del Campionato Mondiale di Danze Caraibiche, grazie alla versione bachata della sua “Pe ce fà nnammurà”, divenuta traccia immancabile nel mondo dei balli sudamericani. Nel 2006 il suo passaggio ad Amici che gli vale una collaborazione teatrale e molti lavori a metà tra recitazione e canzone.
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