Gianfranco Gallo torna al Trianon Viviani con Captivo, uno spettacolo di teatro canzone da lui scritto, diretto e interpretato (venerdì 20 e sabato 21 maggio, alle 21, e domenica 22 maggio, ore 18).
“Captivo vuol dire, oltre che cattivo, prigioniero – spiega l’artista – ed è un quadro espressionista costituito da personaggi teatrali e cinematografici legati dalla loro peculiarità di essere costantemente borderline, sulla linea di confine tra Bene e Male e in cui lo stesso confine tra carceriere e carcerato fa chiedere chi imprigiona chi?“.
La recitazione e l’interpretazione capovolgono ulteriormente le carte sul tavolo: si fa parlare Viviani come se fosse diretto da Kubrick e si riveste la violenza di genere di finto amore, fino a una tirata della Commedia dell’arte. Voci che cambiano, intenzioni inaspettate, personaggi capovolti.
“Spesso, nel teatro e al cinema – prosegue Gallo – le parole sono state sottovalutate, musicate da una melodia allegra o velate da belle immagini: avete mai ascoltato con attenzione il testo de ‘A retena de’ scugnizze di Viviani? Grazie all’accompagnamento da festa popolare, forse sfugge quello che in effetti è un accordo tra ragazzini forse più che semplici “mariuncielle”, un accordo anche abbastanza duro.
E cosa differenzia l’attacco prepotente e senza motivo al debole Mimì di Montemurro o alle femmine di Festa di Piedigrotta da parte dei Bazzarioti, dallo spirito che muove Alex e i suoi drughi in Arancia meccanica?”.
In scena con Gianfranco Gallo, l’attrice Lisa Imperatore, il chitarrista solista jazz Antonio Maiello, che, con la sua musica, come un’onda densa e continua, asseconda la traversata, e il polistrumentista Michele Visconte.
Articolo pubblicato il giorno 19 Maggio 2022 - 15:59