Arzano – Prestanome per eludere provvedimento Antimafia della Prefettura: nessun controllo sulle pompe funebri. I clan tornano ad Arzano: appello al nuovo procuratore Maria Di Mauro. Informative, verifiche e scartoffie ma nel merito il clan Ferone continuerebbe a gestire il business del caro estinto sotto gli occhi di tutti nonostante siano state motivo di scioglimento nel 2015 e nel 2019.
Non un cambio di società, ma addirittura per violare l’interdittiva Antimafia notificata dalla prefettura nel 2018, gli esponenti degli Amato-Pagano utilizzerebbero una ditta “autorizzata” dal comune di Arzano trattando direttamente con gli uffici municipali e con l’utenza presenziando e al caso gestendo la viabilità durante i funerali. Da ulteriori segnalazioni, è risultato che, oltre il cambio fittizio, tutto è rimasto immutato.
Nella ditta sarebbero confluite i titolari di quella precedente, per la continuità aziendale. Diverse le segnalazioni di cittadini inviate alla Procura della Repubblica e alla Dia per ulteriori accertateti sul caso. Intanto i soggetti interessati, da indagini dell’Antimafia, avrebbero collegamenti diretti di parentela con il clan Ferone di Casavatore oltre che ad essere colpiti da provvedimento antimafia e nel 2018 sfuggiti ad un agguato.
Luigi Vanacore
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