Il nuovo album “Senghe” (dal napoletano fessure) segna il ritorno della mitica band napoletana degli Almamegretta. Sarà disponibile il 10 giugno , il nuovo album di inediti pubblicato da The Saifam Group.
Il singolo e video che anticipa l’uscita è “Figlio“, il disco vede la produzione artistica di Paolo Baldini, uno dei professionisti più richiesti del dub/reggae europeo, che ha curato l’intero lavoro. Inoltre è ufficialmente entrato nella band come bassista.
Questo incontro ha segnato in maniera significativa il presente degli Almamegretta, che da qui partono per descrivere l’intero processo creativo che ha portato a “Senghe“: “Abbiamo incontrato Paolo Baldini, dub producer e bassista, qualche anno fa a un festival reggae.
La band era alla ricerca di un ‘altro orecchio’ per produrre un nuovo disco; qualcuno che conoscesse bene la nostra storia musicale e condividesse con noi la passione per il dub.
Paolo ci è sembrato subito perfetto. I dischi realizzati con il suo Dub Files già ci piacevano molto, ma abbiamo sciolto ogni riserva quando lui, più giovane di noi di un decennio, candidamente ci ha confessato che gli Almamegretta erano una delle ragioni per le quali ha imbracciato lo strumento. Cominciamo così a lavorare proficuamente all’album.
Il risultato è un disco dal suono molto solido. Undici episodi tra canzoni vere e proprie e ‘materiale da sound system’ che girano intorno all’ecologia, al domandarsi che tipo mondo stiamo lasciando in eredità ai nostri figli, al ritrovare un posto dove tornare a essere umani, specie tra le specie: stiamo giocando con un giocattolo che una volta rotto, non sapremo riparare”.
E ancora Raiz spiega il senso del titolo, in relazione al tema dell’album: “Senghe in napoletano vuol dire ‘fessure’. Abbiamo immaginato un muro, all’apparenza compatto, ma che in realtà presenta delle crepe. Un muro può dividere gli ambienti ma anche le persone all’interno della stessa casa, può essere un ostacolo alla comunicazione. Un muro può separare gli Stati, i Popoli.
Le crepe in un muro sono quindi una possibilità; di far passare la luce, ma anche di parlarsi, di confrontarsi. Immediatamente dopo aver formulato questa riflessione, chiaramente la nostra mente ha associato anche le parole di quel grande poeta che è stato Leonard Cohen contenute in ‘Anthem‘: ‘There is a crack / A crack in everything / That’s how the light gets in” (C’è una crepa / Una crepa in ogni cosa / È così che entra la luce).
Ecco, forse oggi noi abbiamo bisogno di meno muri e più fessure attraverso cui far passare la luce, e tornare a parlarci” “Senghe” si presenta come un lavoro dal respiro internazionale: reggae ed elettronica si fondono con la melodia mediterranea, i tributi al sound napoletano anni ’70, l’Africa e il Levante. I testi dei brani sono stati scritti e composti da Almamegretta e Paolo Baldini, ad eccezione di tre canzoni composte per loro da Danilo Turco – “Figlio”, “Senghe”, “Sulo”, più una cover di un brano, “Na stella”, che fu del grande Fausto Mesolella.
Le lingue usate per i testi sono il napoletano, l’inglese, l’ebraico – il patrimonio linguistico in loro possesso – e formano il canvas sonoro ed emozionale che caratterizza da sempre questa band.
Pronte le date dell’Instore tour di presentazione: lunedì 13 giugno alla Feltrinelli Red di Milano (Piazza Gae Aulenti); il 14 giugno alla Feltrinelli di Via Appia a Roma e il 16 giugno alla Feltrinelli di Piazza dei Martiri a Napoli; tutti gli appuntamenti alle 18.
Le prime date dei concerti annunciati sono:
– Giovedì 30 Giugno Napoli (Arena Flegrea);
– Mercoledì 13 Luglio Roma (Villa Ada);
– Giovedì 11 Agosto Pineto, provincia di Teramo (Pinetine Moderne Festival);
– Sabato 13 Agosto S. Sofia d’Epiro, provincia di Cosenza (Emigration Song Festival);
– Venerdì 26 Agosto Udine (Bless Sound Festival),
– Domenica 4 settembre Paestum, Salerno (Dum Dum Republic).
Articolo pubblicato il giorno 31 Maggio 2022 - 19:48