Allarme Natalità in Italia: per Famiglia Cristiana, siamo a rischio di estinzione.
“Stiamo scivolando verso un’Italia che rischia di diventare cosi’ poco ‘vitale’ demograficamente da non riprendersi più”. E’ il grido di allarme dello statistico Roberto Volpi, autore del saggio ‘Gli ultimi italiani’ (Solferino Libri), intervistato sul numero di Famiglia Cristiana.
“Abbiamo dieci, forse quindici anni per poter provare a salvarci da questo destino, altrimenti ineluttabile, e far risalire il tasso di natalita’, che ci vede ultimi al mondo”, continua lo studioso.
Nella sua ricerca ha individuato l’origine della crisi demografica negli anni ’60-70, che hanno rivoluzionato i costumi sociali in Italia, e lega il tracollo delle nascite al crollo dei matrimoni religiosi: “Il matrimonio religioso ha sempre garantito statisticamente piu’ figli perche’ si e’ sempre realizzato in eta’ piu’ giovane e quindi con piu’ anni di piena fecondita’ davanti.
Non entro in campo morale, vedo solo corrispondenze nei numeri tra calo delle coppie stabili e calo delle nascite. Il nesso di causalita’ lo lascio discutere ad altri. La stessa Chiesa, tuttavia, non ha capito fino in fondo il legame che c’e’ tra il matrimonio sacramentale e la demografia italiana”.
Si dichiara deluso, infine,dal recente Pnrr: “la demografia era un tema da porre al centro dell’azione governativa, almeno come la sostenibilita’ ambientale. O ci mettiamo all’opera subito o l’Italia e’ destinata a una fine di consunzione”.
L’urgenza e l’attualita’ di questo allarme appare chiaro anche dalle pagine della rubrica Lettere al padre. Il direttore, don Stefano Stimamiglio, risponde a un anziano lettore preoccupato per “l’inverno demografico che sta attraversando il Paese”.
Don Stefano sottolinea la necessita’ “di una conversione spirituale e culturale, che faccia considerare il figlio come un bene pubblico, una promessa di futuro, collocando lui e la sua famiglia al centro” .
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Articolo pubblicato il giorno 13 Maggio 2022 - 10:48