Legambiente: “Inceneritore di Acerra Quarta linea? No Grazie. La soluzione è uscire dallo stallo in cui versa la raccolta differenziata in Campania”
Mariateresa Imparato (Legambiente):” La soluzione non è la quarta linea di Acerra, ma uscire dalla stallo in cui versa la raccolta differenziata in Campania e puntare su un ciclo virtuoso e sostenibile con gli impianti di riciclo.”
“A volte ritornano – commenta – o meglio a volte ci riprovano! Con parole stanche e ripetitive: una politica dell’incenerimento che ci proietta nel passato. Acerra ha già dato e la quarta linea dimostra Il fallimento della politica regionale dei rifiuti.
Per uno stop programmato o da programmare bisogna pianificare le alternative che passano principalmente dal rilancio di una raccolta differenziata che è ferma al palo da anni su alcuni territori, nonostante lo sforzo immane di centinaia di comuni ricicloni che fanno performance importanti di raccolta.
C’è una sfida climatica e sociale da vincere, ma c’è una classe dirigente poco coraggiosa che invece di essere lungimirante e guardare al futuro continua ad investire su logiche del passato. Un appello- conclude il Presidente regionale di Legambiente- ai sindaci e alle comunità in cui si devono realizzare gli impianti di riciclo a partire dai digestori anaerobici, uscire dalla sindrome Nimto e Nimby e realizzare gli impianti utili che smentiscono la politica dell’incenerimento per dimostrare che anche in Campania è possibile realizzare l’economia circolare come dimostrano già decine di aziende virtuose.
La vera scommessa è trasformare lo stop di Acerra in una opportunità per innescare finalmente un modello virtuoso di raccolta differenziata e di riciclo in Campania che porti a uno sviluppo dell’economia circolare.“
In una nota Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania per manifestare la netta contrarietà rispetto le dichiarazioni del Presidente della Regione Vincenzo De Luca sul rilancio della quarta linea dell’inceneritore di Acerra per fronteggiare le manutenzioni delle altre linee previste tra qualche anno.
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