Guerra in Ucraina: sale ad almeno 198 il numero di bambini rimasti uccisi dall’inizio dell’invasione russa, il 24 febbraio scorso.
Lo rende noto l’ufficio del procuratore generale ucraino, secondo quanto riporta Ukrinfor. I minori rimasti feriti sono almeno 355.
Superati i cinquanta giorni, continua il conflitto in Ucraina. Nelle città suonano ancora le sirene d’allarme, a Kiev vengono avvertite esplosioni e l’incrociatore russo “Moskva”, che ieri aveva subito danni nel Mar Nero, è affondato. Mentre sul campo la guerra prosegue (oggi è al cinquantunesimo giorno), il presidente statunitense Joe Biden valuta la possibilità di recarsi in Ucraina.
“Abbiamo già resistito 50 giorni – ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video – 50 giorni di invasione russa, anche se gli occupanti ci avevano dato un massimo di cinque”.
Per Zelensky “durante i 50 giorni di questa guerra, l’Ucraina è diventata un eroe per l’intero mondo libero”. Nelle ultime ore avevano destato interesse le sorti dell’incrociatore missilistico russo “Moskva”. La nave, quindi, alla fine è affondata. Lo ha riferito il ministero della Difesa russo, citato dalla Tass.
Ieri l’incrociatore, che si trovava nel Mar Nero, è stato colto dalle fiamme e danneggiato. Sulle cause, però, sono giunte notizie contrastanti: per Kiev la nave è stata colpita dai missili della difesa ucraina, per Mosca si è trattato invece di un incendio a bordo che ha determinato un’esplosione delle munizioni.
Adesso la conferma: è affondata. Per il ministero della difesa russo, l’incrociatore avrebbe perso stabilità “in condizioni di mare tempestoso”.
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