Sono due ragazzini di 15 anni di Torre Annunziata legati a famiglie della camorra i due assassini di Giovanni Guarino, il 18enne incensurato ucciso a coltellate al Luna Park di Torre del Greco l’altra sera.
Li hanno individuati dopo aver interrogato decine di ragazzi. Qualcuno in lacrime, qualcun altro spavaldo e senza alcun timore. Poi li hanno individuati e fermati con l’accusa di concorso in omicidio e tentato omicidio.
Sono destinatari di un provvedimento della Procura di Minori di Napoli perche’ ritenuti i responsabili della morte di Giovanni Guarino, 18 anni, e del tentato omicidio dell’amico, suo coetaneo, che non e’ in pericolo di vita ma in ospedale in prognosi riservata.
Sette coltellate sferrate con violenza inaudita hanno raggiunto il ragazzo in piu’ parti del corpo ma non in punti vitali. Diversa la sorte di Giovanni, che fra un mese avrebbe compiuto 19 anni, conosciuto come Giovannone per la sua stazza e forza, colpito con un solo fendente mirato al centro del petto. La lama gli ha trafitto il cuore.
La tragedia si e’ consumata vicino alla Basilica del Buon Consiglio, lungo via Nazionale a Torre del Greco, domenica sera dopo le 23, nel luna park allestito in un’area parcheggio. Due gruppi numerosi di ragazzi, molti dei quali minorenni, si sono affrontati davanti alle giostre montate in vista delle festivita’ pasquali.
Una lite gia’ nata durante una festa e poi proseguita in strada. Il movente legato alle frizioni, per motivi territoriali e di campanilismo, che da sempre si scatenano tra gruppi di Torre del Greco con quelli di Torre Annunziata. Ieri dalle minacce si e’ passati ai pugni, poi e’ spuntato un coltello.
Dopo il ferimento, i ragazzi oplontini sono fuggiti su diversi scooter e sono tornati a casa. Giovannone e il suo amico sono stati portati all’ospedale Maresca di Torre del Greco. Per il 18enne non c’e’ stato nulla da fare e quando la notizia e’ arrivata ai familiari la rabbia si e’ scatenata nel pronto soccorso devastato da una decina di persone, con vetri infranti e un buco in una parete di cartongesso.
La polizia nel giro di poche ore aveva gia’ individuato il gruppo degli aggressori, che quasi certamente conoscevano gli aggrediti. Poi in tarda serata il fermo della Procura.
Giovanni era ben voluto da tanti e sui social sono stati decine i messaggi di solidarieta’ con la famiglia di ricordo. Il ragazzo aveva abbandonato gli studi e lavorava con la famiglia nella vendita di frutta in giro per Torre del Greco.
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