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Napoli. La storia di Salvatore, autistico e studente modello all’università

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Napoli. La storia di Salvatore, autistico e studente modello all’università. E’ seguito dall’equipe del Policlinico Federico II

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Una diagnosi di autismo a 18 mesi, una vita con tante sfide ed ora il 21mo compleanno, a giugno, per Salvatore, un ragazzo napoletano oggi iscritto all’Università e curato dall’equipe del Policlinico Federico II di Napoli. E’ questa la storia raccontata dalla struttura partenopea nella giornata mondiale dedicata all’autismo.

“Non è semplice essere genitore di un ragazzo autistico. Le sfide di ogni giorno sono tante, le difficoltà da affrontare e la paura di non essere all’altezza. Da questo punto di vista credo che Salvatore ci abbia dato una grande lezione, e continua ad insegnarci tanto ogni giorno”, spiegano Lucia e Raffaele, i genitori che lavorano per il futuro del ragazzo già dalla diagnosi a 18 mesi.

“Da allora – ricordano i genitori – abbiamo trovato una seconda famiglia pronta ad accoglierci e a guidarci. La professoressa Bravaccio ci ha incoraggiati a iniziare subito le terapie e poi, negli anni, a non demordere e a scegliere per Salvatore i percorsi più giusti”.

Salvatore è affetto da un disturbo dello spettro autistico. Rientra, sul piano clinico-diagnostico, nei cosiddetti casi “ad alto funzionamento”.

“Con la famiglia – spiega la professoressa Bravaccio, responsabile dell’UOSD di Neuropsichiatria Infantile del Policlinico Federico II – abbiamo vissuto la sua crescita, affrontato i momenti più difficili e complessi. Oggi Salvatore è avviato sulla sua strada con la sua indipendenza, anche se la rete di supporto e sostegno che ha consentito a lui e alla famiglia di ritrovarsi in una prospettiva di possibile autonomia sarà sempre indispensabile”.

L’UOSD di Neuropsichiatria Infantile della Federico II di Napoli lavora su attività di ricovero (ordinari, urgenti e di DH) e ambulatoriali con un ambulatorio generale e diversi ambulatori specialistici, di cui due dedicati ai Disturbi dello Spettro Autistico.

Presso l’unità, dunque, ad essere accolti sono pazienti complessi, che presentano perlopiù condizioni psico-fisiche critiche o piu’ condizioni di comorbidita’ che necessitano di ospedalizzazione per accedere a cure e trattamenti spesso di natura farmacologica, o pazienti in prima diagnosi che presentano condizioni associate quali l’epilessia o altre condizioni che pertanto necessitano di un inquadramento clinico-strumentale piu’ articolato.

L’UOSD di Neuropsichiatria Infantile fa parte del Network Italiano per il Riconoscimento Precoce dei Disturbi dello Spettro Autistico (NIDA), una rete di collaborazione clinica e di ricerca. Iscritto all’Universita’ di Fisciano di Discipline delle arti visive, della musica e dello spettacolo, martedi’ scorso Salvatore ha preso 30 al suo secondo esame.

“La storia di Salvatore ci ricorda sempre quanto sia importante il lavoro che svolgiamo nel fare in modo che le famiglie possano avere una diagnosi precoce e un’assistenza di qualità lungo tutto il percorso di crescita”, dice il direttore generale Anna Iervolino. “Anche questa – aggiunge – è una missione che perseguiamo nella consapevolezza di essere un punto di riferimento. Il nostro Policlinico non a caso è stato individuato come centro di III livello, con il compito di provvedere ad approfondimenti a scopo diagnostico nei casi di diagnosi dubbia o nei casi più difficili”.

Per la giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo la pediatria del Policlinico Federico II di Napoli sarà illuminata di blu, colore simbolo dell’iniziativa.


Articolo pubblicato il giorno 2 Aprile 2022 - 16:53


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