Oltre quel muro: domenica 3 aprile la comunità casertana si prende il Macrico, l’ex magazzino militare logistico dell’esercito italiano
Domenica 3 aprile l’ex Macrico di Caserta, magazzino militare logistico dell’esercito italiano fondamentale per tutto il Sud, ormai dismesso, aprirà le sue porte a tutta la comunità casertana, dopo la visita organizzativa effettuata sabato scorso con le associazioni. L’accesso sarà possibile dall’ingresso principale dell’ex caserma, alle spalle del Monumento ai Caduti di via Unità d’Italia e sarà consentito dalle 15 alle 18, solo a piedi. Dopo quell’orario, terminerà l’entrata e inizierà il deflusso per l’uscita. Alla visita parteciperanno, tra l’altro, insieme con il Vescovo, il Sindaco di Caserta Carlo Marino; la giunta e tutti i consiglieri comunali.
Si tratta di un vero e proprio evento collettivo e popolare per la città, nato dal «Te Deum» del nuovo Vescovo della diocesi, monsignor Pietro Lagnese, lo scorso trentuno dicembre. Il pastore diocesano invitò, infatti, la sua Chiesa a «uscire dal proprio recinto» e ad indirizzarsi verso le periferie esistenziali, dando testimonianza di un popolo in cammino che – come dice Papa Francesco nell’Esortazione apostolica Evangelii Gaudium – intende «attivare processi più che occupare spazi». Per questo motivo, in questi mesi, ha fortemente voluto che ai casertani venisse data la possibilità di visitare l’area da tutti conosciuta come Macrico e da sempre bene ecclesiastico, anche se per tanti decenni sede militare, prima delle truppe borboniche e poi dell’Esercito italiano, fino a quando, negli anni Novanta, la struttura, dopo essere stata lasciata dai militari, è rimasta inutilizzata e abbandonata. La spinta del Vescovo ha portato al momento atteso da anni. Domani, domenica tre, se le condizioni metereologiche non frapporranno ostacoli, i cittadini di Caserta per tre ore, nel pomeriggio, potranno scoprire cosa c’è oltre quell’alto muro che sottrae alla vista della città oltre 330.000 mq di possibile parco cittadino.
La prima visita pubblica del Macrico coincide con le «Giornate FAI di Primavera», il più importante evento dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Un modo per sottolineare l’importanza della rivoluzione in corso a Caserta con l’apertura del Macrico, destinato a diventare un patrimonio culturale e paesaggistico.
Nonostante il Macrico non possa essere ancora pienamente vissuto, la Diocesi, in questi mesi, ha fatto in modo che almeno potesse essere visitato in sicurezza in alcune sue parti. Già nel 2015 l’area è stata dichiarata dalla Regione Campania interamente bonificata e libera da qualsiasi agente inquinante.
L’area sarà visitabile solo a piedi, nelle aree all’aperto: il viale principale, la strada che porta al grande hangar e quella che consente di arrivare alla chiesa, per una lunghezza totale del percorso di circa 1.250 metri. L’ingresso, come già spiegato, ma è meglio ribadirlo, è dal portone alle spalle del Monumento ai Caduti di via Unità d’Italia dalle 15 alle 18 e solamente a piedi, neanche con bici o monopattini. La passeggiata avverrà sotto la vigilanza da circa 150 volontari appartenenti a diverse associazioni casertane, coordinate dalla Protezione Civile di Caserta e dei comuni limitrofi.
Il progetto di rigenerazione del Macrico ha già un sito internet ufficiale: www.oltrequelmuro.it e dei profili social su Facebook e Instagram, a cui sono chiamati a iscriversi tutti coloro che vogliono restare aggiornati sugli sviluppi e gli eventi che verranno organizzati. «Dopo il Macrico, aspettando il Parco» è lo slogan scelto per il lancio, a simboleggiare appunto questa nuova fase di concretezza che vede nascere tante nuove idee per l’area.
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