strong>Napoli. Tradizionale, solenne processione del busto di San Gennaro e delle ampolle contenenti il sangue del martire, a Napoli, domani. Un rito che precede il miracolo di maggio, uno dei tre attesi dai napoletani, e che mancava da tre anni, non solo a causa delle restrizioni poste dal Covid 19.
La processione di snoda dal duomo alla basilica di Santa Chiara nel pomeriggio del sabato precedente la prima domenica di maggio, passando lungo le strade di Forcella e i decumani, per ricordare la traslazione delle reliquie del santo dal cimitero nell’Agro Marciano, nel territorio dell’attuale quartiere partenopeo di Fuorigrotta, alle catacombe di Capodimonte, poi denominate, per questa ragione di San Gennaro.
Era conosciuta come processione degli infrascati, per la consuetudine del clero che vi prendeva parte di proteggersi dal sole coprendosi il capo con corone di fiori e foglie (frasche, in napoletano). Ne e’ memoria la corona in argento che sovrasta il tronetto sul quale viene posta la teca con il sangue del santo, che porta al centro un enorme smeraldo, dono della citta’ al suo protettore nel ‘700, di provenienza colombiana.
L’arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, andra’ nella cappella del Tesoro, che pur essendo in duomo e’ sotto la tutela della citta’ attraverso la Deputazione di San Gennaro, verra’ accolto dall’abate prelato monsignor Vincenzo De Gregorio e dai componenti della deputazione presieduta dal sindaco Gaetano Manfredi, e aprira’ la cassaforte che custodisce la teca con le ampolle con il sangue di San Gennaro.
Dopo la preghiera, il corteo. Lungo il percorso, i parroci del territorio attraversato onoreranno il Santo Patrono con l’offerta dell’incenso e il suono delle campane. Il corteo processionale sara’ accompagnato dalla fanfara dei carabinieri. Nella basilica di Santa Chiara, alle ore 18, avra’ inizio la Celebrazione eucaristica e saranno elevate preghiere per la prodigiosa liquefazione del sangue del santo.
Alla processione e alla celebrazione prenderanno parte il Vescovo di Ascoli Piceno e una delegazione della comunita’ parrocchiale di proveniente da Folignano, Comune ascolano dove e’ particolarmente vissuto il culto a San Gennaro. Per tutta la settimana seguente, nella cappella del Tesoro (tranne il sabato e la domenica) ogni giorno, sara’ venerata la teca contenente le ampolle.
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