Maria Pia Migliaccio, artista napoletana in arte Joia B, pochi giorni fa, ha lanciato il videoclip ufficiale su Youtube “Un tempo per volare”, testo scritto insieme al compositore Bruno Illiano, che ha curato anche le musiche e gli arrangiamenti. La regia è di Antonio Levita. Già disponibile su tutti i digital store.
Un sorriso che apre il cuore, voce squillante, amorevole e generosa verso gli altri, estro e creatività, mamma di due bimbi, un maschietto e una femminuccia, fanno di lei una donna piena di energia e voglia di vivere.
“Ho comprato una parrucca blu ed ho messo un po’ di trucco in più, per nascondere la sofferenza o per dirmi che non è una sentenza. Troppa gente tu lo sai, un’etichetta te la dà e staccarsela da faccia, serve solo tanta forza, quanto è dura tu lo sai. Poi mi guardo dentro quanto amore c’è, nasce da un dolore, un fiore”.
La canzone ripercorre la brutta storia della sua malattia. Una diagnosi che spiazza, disarma e costringe a ridefinire tutti i contorni della propria vita. Tutto improvvisamente piomba addosso come un macigno, un corpo che cambia e che rende quasi immobile ed invisibile, l’immagine di sé che non si riconosce e che fa sentire profondamente “svuotati” e tanto fragili. Paura, rabbia, incertezza, disperazione, vulnerabilità.
Tutto ciò che fino a un momento prima era importante, un minuto dopo è diventato il nulla. È proprio quando la sensazione di non farcela è lì, palpabile, che si tocca con mano, Joia B, in quel lasso di tempo, percepisce una forza maggiore, raccoglie i cocci in frantumi, e la sua priorità assoluta è combattere.
“Puoi camminare sopra vetri rotti e non guardare indietro neanche avanti, finchè la vita di dà un tempo per volare. E respirare con il cuore grato per imparare che poi nulla quaggiù è scontato”.
Una sfida faticosa, lunga e difficile per ricostruire la ‘normalità’. Parole le sue che arrivano diritto al cuore, e al coraggio di chi credendoci, ha superato il dolore e sogna al futuro con entusiasmo perché ‘un tempo per volare’, arriva sempre.
“Ho avuto diverse persone accanto, – dice Maria Pia – in particolare una mia amica, mi ha aiutato a superare, ma poi dopo tanti percorsi interiori, ho capito che l’unica persona che poteva farmi risalire dalla voragine ero io. Così ho ritrovato le mie energie, e ho scoperto le potenzialità che non sapevo più di avere. Vorrei essere promotrice di gioia, essere di aiuto a chi vive nel buio e dare speranza a chi non ne ha”.
Raccontarsi attraverso un evento traumatico, in cui come la pellicola di un film tutto passa davanti, riconoscere la consapevolezza delle proprie cicatrici, il silenzio di ascoltare l’urlo di forza, ma soprattutto il senso di gratitudine, la porta a dire “Porterò con me timori e demoni, nella valigia della mia vita”. Un tempo sì trascorso e ormai alle spalle, ma fortemente inciso nella sua anima.
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