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Il Vescovo di Acerra: “Deluso da Mattarella e De Luca, nessuna parola sull’inquinamento”

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“Sono deluso, dal presidente De Luca e un po’ anche dal Presidente Mattarella”. A parlare è il vescovo di Acerra, monsignor Antonio Di Donna, al termine delle celebrazioni per l’anniversario della Liberazione alle quali ha partecipato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

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Monsignor Di Donna nei giorni scorsi aveva scritto una lettera chiedendo al Capo dello Stato di affrontare il tema della cosiddetta Terra dei fuochi e dell’inquinamento ambientale nel territorio a cavallo tra le province di Napoli e Caserta.

Dopo la cerimonia, che si è tenuta nel Castello dei Conti di Acerra, il vescovo non ha nascosto la sua delusione: “Sono contento della giornata e contento che Mattarella sia venuto ad Acerra, perché questo ha contribuito a dare rilievo a un fatto poco noto, l’eccidio del 1943.

Però avevo sottolineato l’esigenza di contestualizzare la resistenza qui ed oggi, ad Acerra e in questo territorio. Oggi la resistenza qui è contro l’inquinamento ambientale che produce i suoi martiri”. Monsignor Di Donna si è detto particolarmente deluso “dall’onorevole De Luca, che ha parlato di Terra dei fuochi al passato e ha detto che questo territorio oggi è fortemente monitorato. Non è vero.

E’ monitorato per certi aspetti, non c’è più l’interramento dei fusti tossici come 30 anni fa, ma ci sono altri aspetti: i roghi tossici, l’inquinamento dell’aria e il fatto che la Regione continua a dare autorizzazioni ad aziende che trattano rifiuti tossici e che chiedono di venire qui nel nostro territorio.

Ma almeno il presidente De Luca è stato coerente, perché la posizione della Regione Campania è da sempre negazionista: non dobbiamo parlare di Terra dei fuochi perché ci facciamo del male e danneggiamo i nostri prodotti, e se ne parliamo lo facciamo al passato, come stamattina”.

Poi il vescovo ha aggiunto: “Forse mi sarei aspettato di più anche dal Presidente Mattarella. Voglio molto bene a Mattarella, ma mi aspettavo un maggiore riferimento alla lotta contro l’inquinamento.

Ha detto due parole all’inizio, ha detto al sindaco di portare alla cittadinanza acerrana la vicinanza del Presidente per i problemi sociali e ambientali, ma poi – ha concluso monsignor Di Donna – è finito tutto lì. Un po’ pochino”.


Articolo pubblicato il giorno 25 Aprile 2022 - 14:09


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