“Giustizia, giustizia”, è il grido che si è levato per tutta la cerimonia funebre per l’ultimo saluto a Giovanni Guarino ucciso la sera di domenica 10 aprile al Luna Park a Torre del Greco.
Oltre un migliaio di persone nella chiesa: tanti i ragazzi che indossavano una t-shirt con la foto del ragazzo ucciso da due minori di 15 e 16 anni della vicina Torre Annunziata. Hanno preparato striscioni, palloncini azzurri a forma di croce, fumogeni ed il coro “uno di noi”, l’ultimo saluto al 19 enne, “il gigante buono”. Trecento persone in chiesa, duemila circa sul piazzale esterno ad aspettare, mentre i negozi hanno abbassato le saracinesche per il lutto cittadino.
Ai giovani si è rivolto l’Arcivescovo di Napoli, Domenico Battaglia, nella sua “liturgia della parola”. E’ Sabato santo, e non si celebra messa. Il funerale e’ la lettura del Vangelo e l’ omelia del Vescovo, prima della benedizione della salma nello strazio di genitori e parenti, alcuni dei quali colti da malore. “Che questa morte non sia vana, che diventi uno spartiacque per il bene. Scegliete di stare sempre dalla parte della vita, difendetela”, ha detto monsignor Battaglia.
I due adolescenti che hanno accoltellato Giovanni sono figli di genitori legati a clan camorristici di Torre Annunziata. Ma Don Giosue’ Lombardo, da 20 anni parroco di Santa Croce, che conosceva bene il 19 enne, ha voluto fare un discorso piu’ ampio.
“La camorra ? A Torre del Greco dagli anni ’90 i clan sono stati smantellati, qui non c’e’ criminalita’ organizzata, ci sono incursioni dai centri vicini, Ercolano e Torre Annunziata. Ma il vero problema-e’ la mentalita’ violenta. Qui, come nei quartieri difficili di Napoli, con i cui parroci spesso mi confronto, si mangia pane e ‘Gomorra’. Anche nel linguaggio che usano tra loro i ragazzi recitano la sceneggiatura dei film che guardano. Per me la grande responsabilita’ e’ dei modelli proposti dai mass-media”.
“Un antidoto a questa violenza? – ha aggiunto Don Lombardo – Le scelte culturali. Le famiglie e la scuola non ce la fanno da sole”.
Una delegazione di Europa Verde ha preso parte oggi ai funerali del 19enne accoltellato a Torre del Greco per uno sguardo di troppo “per rendere l’ultimo saluto al giovane – si osserva in una nota – e per mostrare la massima solidarieta’ e vicinanza alla famiglia”.
Presenti alla liturgia il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, Fiorella Zabatta, co-portavoce regionale, e Michele Lunella, portavoce di Europa Verde a Torre del Greco.
“In un giorno cosi’ tragico – sottolineano – stride fortemente la notizia della scarcerazione del camorrista Nunzio De Falco, il mandante dell’omicidio di Don Peppe Diana. Ancora una volta chiediamo a gran voce pene severissime per criminali cosi’ efferati e violenti. Gli assassini di Giovanni dovranno pagare duramente per quanto commesso, non possono esserci attenuanti per un omicidio assurdo come quello del 19enne. Il nostro pensiero piu’ sentito va alla famiglia, Europa Verde sara’ al loro fianco in questa dura battaglia per la giustizia e per la verita’.
Ci giungono notizie – si conclude la nota – che alcuni starebbero gia’ ritrattando le testimonianze rilasciate alle forze dell’ordine e alla magistratura, chi fa questo, nel tentativo di sviare le indagini o perche’ intimorito, uccide Giovanni per la seconda volta. Davanti a un crimine cosi’ vigliacco non puo’ esserci omertà”.
Articolo pubblicato il giorno 16 Aprile 2022 - 20:14 / di Cronache della Campania